Casa Editrice: Nua - 290 pagine
Formati disponibili: cartaceo e ebook
Genere: Thriller
Trama:
Massimo Malfanti è un uomo di quarantasei anni, introverso e compulsivo che ha sempre vissuto con la madre. Quando quest'ultima viene a mancare, Massimo, in modo non del tutto accidentale, provoca la morte di un ciclista. La sensazione di piacere provata sembra essere l'unico mezzo in grado di alleviare il suo dolore e la sua solitudine. Uccide così una ragazza e abbandona il suo cadavere di fronte all'antico monastero gotico di Valle Christi. Un luogo che per lui rappresenta il crocevia di ogni sofferenza fin da quando era bambino: proprio lì colse la madre con l'amante. Dopo un secondo delitto Massimo instaura un legame con Giulia, giornalista precaria di una testata locale. Un particolare legato a questi omicidi e svelato dalla giornalista fa nascere però in Barbara, sorella di Massimo, il dubbio che l'omicida possa essere proprio lui. Dopo essere sparita dalla sua vita per quasi quarant'anni, riuscirà Barbara a mettere a posto i tasselli delle loro vite andate in frantumi e a fermarlo?
Recensione:
Un thriller psicologico, un libro avvincente e profondo: "Nero Valle Christi" porta dentro la vita e la mente di un assassino.
Gargiulo ha una scrittura fluida, corretta, immersiva. Ci tiene ai suoi personaggi, si percepisce da come li descrive, li fa muovere, nel raccontare il passato per spiegare il presente e la discesa nel buio del suo protagonista.
Sì, il personaggio principale è proprio l'omicida e lo sappiano da subito, dal primo, casuale incontro con la morte.
L'autore descrive una vita costellata da difficoltà e disgrazie, unita a un carattere chiuso, tranquillo, che una madre autoritaria ed egoista ha fatto diventare debole. Quella a cui assistiamo è la trasformazione di una vittima in predatore, che trova nella morte altrui il suo calmante, il modo per affermarsi nel mondo, di avere il potere e il controllo.
Un cammino costellato di insidie non è una scusante per un comportamento violento. Gargiulo lo sa e nella sua narrazione inserisce altre vite complicate e disperate. Ci mostra le diverse evoluzioni, i bivi, per far comprendere che il carattere e l'indole è tutto, uniti agli incontri giusti.
Se l'assassino è la figura di cui sappiamo di più, le sue vittime sono solo personaggi di sfondo, utili per lo spazio di poche pagine. E' interessante scoprire questo modo di intendere la vittima. Non è indifferenza o crudeltà, ma il voler dimostrare al lettore come un serial killer considera chi uccide: oggetti funzionali alla sua momentanea gratificazione.
Il rapporto con la giornalista Giulia, coprotagonista del romanzo, ci regala altri aspetti sui quali meditare: il lavoro dei giovani, eterni stagisti alla caccia di un contratto definitivo, la voglia di emergere, il ruolo della stampa nella cronaca nera e la gratificazione di chi uccide di fronte alle notizie che parlano di lui.
Poliziotti che indagano, giornalisti che scrivono per il pubblico e per loro stessi a caccia di uno scoop, un assassino: attori diversi con la loro visione del mondo e la voglia di ottenere tutti il meglio, in base alla loro interpretazione dell'esistenza. "Nero Valle Christi" è un thriller psicologico a tutto tondo, che si immerge nei desideri dell'uomo, ne fa letteratura in modo dinamico, sorprendete e coinvolgente. Dolori, bugie, fraintendimenti e rimpianti, fino al punto di rottura che trasforma la sottomissione in violenza.
Un romanzo che scava e, appassionando, convince.
(Tatiana Vanini)
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