Genere: Arte

Trama:
Mentre sull'altro versante della valle, Samuel Beauclair cerca di ritrovare una parvenza di felicità, Saul Miller, brillante universitario e professore di astrofisica, trascorre la propria pensione a Melvile, il suo paese natale... Nel suo universo gravitano Mia, una ragazzina di undici anni che Saul aiuta coi compiti; Beth e Daniel, suoi amici e confinanti; lo spazio e la luce, la terra e gli alberi secolari... e anche loro, due uomini venuti da lontano che si portano dietro la peggiore e più insidiosa delle violenze. Una discussione che prende una brutta piega, una risata inquietante e il mondo di Saul esplode...

Recensione:
21Lettere, dopo averci proposto la graphic novel "Melvile Storia di Samuel Beauclair", torna in libreria con Melvile storia di Saul Miller.
L'edizione è ancora una volta curata: copertina rigida, formato grande per apprezzare in pieno i disegni e godere dei discorsi. Un altro volume da collezione che non è il caso di chiamare fumetto, perché si tratta di un vero romanzo a immagini coinvolgente, appassionante e, come il precedente spiazzante.
Romain Renard si è occupato di tutti gli aspetti dell'opera: sua è la sceneggiatura, i disegni e i colori. Ci porta in un altro lato di Melvile, per raccontaci la vita di un uomo diverso e ancora ci sorprende.
Saul Miller appare come un mite professore che ama la natura e conosce le stelle, capace di trasmettere il proprio sapere a Mia, ragazzina di undici anni che detesta la matematica. Tutto appare sereno, sonnacchioso, uno spaccato di normalità durante una calda estate.
C'è anche l'amore, le incomprensioni, ma soprattutto iniziano a esserci alcuni fatti inquietanti, nelle persone di due stranieri con cui Saul discute. E' l'inizio della fine. Termina la parte sonnacchiosa e bucolica, si entra in una narrazione più oscura, minacciosa e tesa che si ripercuote anche nei disegni.
Se le immagini nella prima parte sono chiare, con quella sfocatura che le rende dolci, nella seconda metà dell'opera c'è cupezza, si ampliano i toni di nero, si fa perfino fatica a distinguere i dettagli dei disegni, serve osservarli con calma e attenzione.
Una discesa nell'abisso del protagonista che coincide con la difficoltà del lettore nell'assorbire le immagini. Filtrano le emozioni, la confusione, la rabbia di sentirsi stretti all'angolo.
Per alcune pagine ho iniziato a fare un parallelismo col volume precedente, mi sono chiesta se la verità non fosse la medesima con un pizzico di delusione.
Delusione evitata perché qui, le cose sono più complesse, inquietanti e tragiche.
Renard non si è ripetuto pur mettendo nel suo albo ancora i rapporti famigliari, il peso delle aspettative e delle menzogne. L'autore racconta lo spezzarsi di una mente sotto il peso della colpa, come nel precedente, ma i sintomi sono diversi, gli esiti sono diversi, perché se è vero che siamo tutti umani è altrettanto vero che per ognuno di noi c'è un inferno differente.
In una via di mezzo tra il thriller e la fantascienza, Melvile storia di Saul Miller è appassionante e solleva tante domande che hanno per confini le vastità dell'universo.
Ho amato anche quest'opera. Mi chiedo solo quali altri sorprese abbia in serbo Melvile.
Da scoprire e da collezionare.
(Tatiana Vanini)

Dello stesso autore:
Melvile. Storia di Samuel Beauclair

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