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Mannequin
Per Greta e Marlon il delitto è di moda

di Erica Arosio e Giorgio Maimone

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    Casa Editrice: Ugo Mursia Editore - 248 pagine
    Formati disponibili: cartaceo e ebook




  • Genere: Gialli

    Trama:
    Mentre nell'estate 1965 il mondo acclama i Beatles e si preoccupa per la guerra in Vietnam, a Milano apre la nuova sede della casa di moda newyorkese della stilista italiana Egle Bianchetti. Dopo la sfilata di inaugurazione, però, la sarta viene trovata morta e tutti i sospetti ricadono subito su Ines, la sua mannequin prediletta. Greta Morandi fa di tutto per difenderla, scontrandosi con il giudice Nardi e addirittura con Marlon, che ha molti dubbi sull'innocenza della modella. Tra giornalisti, spionaggio aziendale e il passato della Seconda guerra mondiale non ancora dimenticato, niente è come sembra in quello che potrebbe essere l'ultimo caso di Greta e Marlon.

    Recensione:
    Nuova avventura per Marlon il detective privato e Greta l'avvocato, tornano loro e la Milano di altri tempi, qui siamo a metà degli anni sessanta, per rivivere la storia, sentirla sulla pelle e indagare. Passano gli anni che siano di ieri o di oggi, ma la giostra della morte non si ferma mai e allora si battono strade e si cercano indizi.
    Erica e Giorgio, mi permetto di chiamare gli autori per nome perché attraverso i loro romanzi sono diventati per me amici fidati e confidenti, hanno un modo di scrivere che insegna, intriga, appassiona. Riescono a rendere con delicatezza e bellezza il passato, facendoci venire nostalgia per la Milano dei loro scritti. Una città meno frenetica di quella di oggi, forse più umana, a misura di persona e non solo di manager, un città comunque in crescita, diretta al futuro, verso quella che conosciamo ora.
    Il libro è un giallo in tutti i sensi, eppure mostra un'umanità carismatica, affascinante e misteriosa, resa benissimo nei capitoli e nelle frasi. Ci si immerge nella lettura, perdendosi per le strade e si cerca di capire chi, fra gli attori, ha il doppio ruolo di personaggio e di colpevole.
    Con la morte violenta di una stilista entriamo di diritto nel mondo di allora. Scopriamo e riflettiamo sul lavoro, sulle professioni maschili e quelle concesse alle donne. Non possiamo fare a meno di notare le differenze di ruoli nella magistratura, nel giornalismo, nelle aziende, nella moda e vediamo quanto è cambiato e quanto ancora c'è da fare, con il retaggio che inconsciamente tutti ci portiamo dietro.
    La società che troviamo tra le pagine è in fermento, il vento del cambiamento e delle innovazioni rende l'aria frizzante, dinamica. Evoluzioni nella ricerca dei tessuti per gli abiti, scontri generazionali, nuove canzoni che danno un senso di libertà inebriante, per una vita da prendere a morsi e dove non ci si accontenta.
    Bello come i capitoli siano tutti aperti con una strofa presa dalle canzoni dei Beatles, regalando al lettore una vera colonna sonora che sarà protagonista nel finale. Ritmato, il romanzo procede lesto e interessante. Non siamo solo negli anni sessanta narrativi, ma i ricordi si spingono più indietro, negli anni della seconda guerra mondiale, per dare informazioni preziose, raccontare un'altra storia che con quella attuale è attinente, collegata. Anzi, negli anni di guerra è stato piantato il seme del quale Marlon e Greta raccoglieranno i frutti, in un intreccio di destini, azioni e reazioni che piace.
    Certo, gli appassionati del genere, riusciranno a tirare le fila del delitto ben prima dell'ultimo capitolo, ma la lettura è così avvincente e stuzzicante, ricca di temi e sfaccettature, che non si perde slancio. C'è interesse nel vedere come si arriverà alla verità, nell'esplorare le psicologie dei protagonisti. Le sorprese ci sono e non mancheranno di regalare rivelazioni esplosive.
    La chiusura di "Mannequin" dà soddisfazione, ma anche un senso di commiato. Erica e Giorgio, non vorrete lasciarmi orfana di Marlon e Greta, vero? Lo scoprirò solo in futuro, quello che è importante è questo romanzo, tutto da scoprire e avere altre storie che riportino la vostra firma.
    (Tatiana Vanini)

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