Genere: Fantasy

Trama:
Ci fu un tempo in cui illustri eroi ebbero a che fare con veri e propri prodigi della natura: Perseo, Giona, il Paladino Orlando (quello furioso), Alessandro Manzoni… Come dite? Manzoni non incontrò mai un prodigio della natura? Be' magari non in questa realtà...
In ogni caso, nessuno di quei portentosi prodigi fu mai all'altezza del famigerato Signor Cetus. E nessuno che lo conoscesse avrebbe nemmeno mai etichettato come "illustre eroe" il barone Meroveo Crivelli, l'uomo del regio ufficio al piano -7, che col Signor Cetus ebbe a che fare.
Quando infatti una temibile moria di pesci si diffuse in Sardegna, Meroveo fu incaricato di indagare sui misteriosi eventi. Partì così all'avventura, ed è proprio l'avventura, si sa, che fa l'uomo eroe.
Nelle lande desolate della Sardegna di fine Ottocento, tra viaggi, peripezie, colpi di scena, capi-officina dialettici seguaci di Hegel, macchine a vapore, vaporosi costumi del circo, precari mezzi di trasporto, traballanti budini e un malvagio piano criminale da sventare, Meroveo e i suoi prodi - l'iperantropo biomeccanico Dioneo D'Annunzio, la telepate Madame Chahut e il ragazzo dell'ascensore Toshiro – consegneranno a imperitura memoria lo strano caso del Signor Cetus.

Recensione:
Un romanzo brioso, dinamico e divertente, con una trama che appassiona: "Lo strano caso del signor Cetus" è steampunk che abbraccia il fantasy, in un concentrato di secolo passato, invenzioni a vapore e avventuroso mistero, ambientato nella nostra Italia.
Gloria Scaioli ha una scrittura piacevolissima, scorrevole, dove ironia e sarcasmo vanno a braccetto e regalano tanta leggerezza. Questa è l'opera perfetta per gli adulti che vogliono staccare la spina e rilassarsi, per mostrare ai giovani la magia dei libri, quanto tutto sia possibile nella letteratura. Ci sono tanti giochi di parole e la storia viene rispettata in alcune parti, e in altre rimaneggiata bonariamente, per condurci in una dimensione parallela, un diverso percorso temporale dove la fantasia diviene realtà e nel quale si sta comodamente.
I personaggi sono carismatici, a partire dal protagonista il barone Crivelli che, nella prima conoscenza, ci appare come un borioso pallone gonfiato, buono a nulla. In realtà a lui ci si affeziona, si scoprono le sue qualità e, con una squadra raffazzonata e con poco in comune, otteniamo un gruppo che risolve la situazione, nel quale nasce l'amicizia e diviene davvero un corpo investigativo che spero abbia un seguito, con tante altre missioni e avventure.
La costruzione del romanzo è la classica del fantasy, con un gruppo composto da Crivelli, da un ragazzino che mai ha lasciato gli uffici dei servizi segreti e ha la sola apparente qualità di essere inutile, da un uomo che è in parte macchina ed è in grado di volare, e da una donna che è acrobata in un circo, ma soprattutto possiede facoltà telepatiche. Formata la squadra che ha il compito di indagare su una faccenda che nessuno vuole, ma dai risvolti gialli, si entra nella dimensione del viaggio, dove i vari personaggi hanno il tempo di familiarizzare, per poi arrivare dove il ritmo si innalza, il mistero entra nel vivo con l'azione e la risoluzione.
Sorprese e domande non mancano e sono ben distribuite e cadenzate, a partire dall'identità del signor Cetus fino alle diverse responsabilità dell'anomalia alla base del caso, con tanti motivi di curiosità che inducono a continuare.
"Lo strano caso del signor Cetus" è un libro breve, che mi sono divorata in un pomeriggio spensierato, nessuna parola di troppo, fluido e godibile.
Quando ho girato l'ultima pagina e mi sono trovata davanti i ringraziamenti ero triste, ne volevo ancora per restare in una dimensione così piacevole.
Ve lo consiglio, e faccio un appello all'autrice: Gloria, scrivi un seguito e non mancare di avvisarmi, lo voglio leggere!
(Tatiana Vanini)

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