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Lascia che il passato inizi
di Jonathan Carroll
Traduzione a cura di: Carla Vannuccini

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    Casa Editrice: La Corte Editore - 277 pagine
    Formati disponibili: cartaceo e ebook




  • Genere: Fantasy

    Trama:
    Walker Easterling è un ex attore diventato sceneggiatore di successo che dall'America ha deciso di trasferirsi a Vienna. Quando incontra e si innamora di Maris York, una bellissima ed enigmatica artista, i suoi giorni si animano di eventi fantastici e allo stesso tempo inquietanti. Man mano che l'amore di Walker per Maris cresce, la sua vita diventa sempre più bizzarra: scopre ad esempio di poter vedere cose che accadono appena prima che accadano e inizia ad avere strani ricordi che sembrano provenire dalle sue vite passate. Così, su suggerimento di un amico, decide di rivolgersi a un potente sciamano di nome Venasque che lo aiuterà a scoprire e svelare quanto le sue numerose vite passate siano interconnesse. E' presto chiaro che qualcosa di oscuro e irrisolto chiede di riemergere con prepotenza, minacciando la storia d'amore tra Walker e Maris, e che una celebre storia per bambini nasconde segreti molto più spaventosi.

    Recensione:
    La cover del romanzo è suggestiva ed attraente: bella e orribile in egual misura, attira lo sguardo. Dopo l'immagine è la volta del titolo: "Lascia che il passato inizi", lo si legge una volta, magari due, perché è un controsenso. Come può iniziare il passato? Ciò che è accaduto è andato, vissuto, si può ricordare, ma iniziare? No, non si può. Poi vediamo il nome dell'autore, Jonathan Carrol e se già lo conosciamo sappiamo che con lui tutto può accadere; se è il primo incontro con le sue opere scopriremo presto questa caratteristica e dei suoi romanzi potremo solo innamorarci.
    Carrol ha una penna armoniosa, ritmata e scorrevole. Il suo è l'andare mormorante di un ruscello di montagna che d'improvviso si fa fiume, poi ci trascina nella caduta di una cascata altissima per farci riposare, forse, in un bacino tranquillo. Tranquillo magari non lo resterà a lungo, ma di sicuro il viaggio e l'avventura ci avranno emozionati, appassionati, stregati e soddisfatti.
    La trama, all'inizio, è quella romantica di una storia di amore, cominciato in maniera incredibile, ma le belle storie non sono mai banali. L'amore è al centro dell'opera: quello romantico, quello che dura tutta la vita e l'ossessione vestita da amore, quel sentimento malato, esclusivo ed egoista che porta solo tragedie e macerie. "Lascia che il passato inizi" ha le sembianze di uno scritto di narrativa realista, ma con Carrol l'apparenza inganna e cela segreti, misteri e magie. Ecco un cenno, un accadimento strampalato e stravagante, fuori contesto. Lo assorbiamo e quasi lo dimentichiamo, finché non arriva un'altra nota fuori dal coro e da lì la sinfonia muta, si fa pericolosa, ricca di domande e trascinante.
    E' nel passato di molte vite e di molte persone (o forse sono sempre le stesse?), che va ricercata la risposta e allora, lettore, lascia che il passato inizi e goditi il viaggio.
    I personaggi sono belli e restano in mente. Descritti con caratteristiche particolari, li troviamo affascinanti sia che siano positivi o negativi. Hanno un qualcosa che attrae, perché è come se possedessero, ognuno di loro, una parte di noi: luci o ombre, vizi o virtù, passioni e desideri. Seguiamo le loro vicende con partecipazione e commozione, sono compagni fantastici.
    Un libro che ci porta nella magia che infrange il muro della realtà, la compenetra e la muta. E' sogno e veglia, timore e speranza. E' creatività, amore e distruzione, vita e morte. E' una trama complessa scritta in modo così chiaro che si accoglie con naturalezza e nella sua totalità. Possiede un finale chiuso che non è definitivo, lascia un'apertura, una suggestione di ulteriori sviluppi ricchi di suspense, di battaglie ancora da combattere, ma questa è la vita: una lotta tra desiderio e volontà, tra futuro e passato per un presente nel quale possiamo stare.
    Carrol è magico, non perdete questo romanzo.
    Consigliato!
    (Tatiana Vanini)

    Citazioni da questo libro:
    I sogni non sono pericolosi né esaltanti, finché non pensiamo a loro come possibilità concrete.

    Non è facile trovare la propria strada attraverso l'amore di qualcun altro.

    Dello stesso autore:
    Il paese delle pazze risate



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