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Genere: Spionaggio

Trama:
Alberto Jancur, nonostante l'intimo timore, lusingato accetta la proposta del comandante della caserma di Pisa ed entra nei servizi segreti militari. Dopo il corso di addestramento si accorge di essersi imbattuto in un gioco più grande di lui, fatto di sotterfugi e depistaggi. La ragnatela di inganni ed espedienti, abilmente intrecciati tra loro, si estende da San Francisco a Roma, avviluppa i vicoli di Barcellona e si dipana nelle grandi Avenue di New York. Con l'aiuto di Antonella Brown, Alberto affronta se stesso in un viaggio introspettivo grazie al quale avrà ben chiaro che l'organizzazione di cui fa parte, un groviglio di malavita, clero, politica e massoneria manipola ed orchestra ad arte alibi e false notizie.

Recensione:
"La trama del ragno" è un libro di ombre, bugie e sotterfugi. Pregno di azione, con sorprese e capovolgimenti, ci porta nella dimensione dei servizi deviati, nelle storture di un sistema con agganci talmente fitti e così in alto da far ringraziare che sia un storia inventata e non un'agghiacciante verità. Perché è tutto finto, vero Claudio Gattini? Diciamo che in certi casi, che la cronaca porta alla ribalta, dei dubbi sui buoni difensori vengono.
La scrittura dell'autore è scorrevole, capace di rendere vivide le scene e rimane chiara anche dove la concitazione aumenta. C'è solo un piccolo problema che non è legato prettamente alla scrittura, quanto all'impostazione stilistica del libro: ci sono dei cambi di scena che non sono ben evidenziati. Quando si passa da un personaggio a un altro, quando una scena finisce e si passa a una nuova, sarebbe meglio distanziare i paragrafi con una linea vuota. Così il lettore, visivamente preavvertito, farà una pausa nella lettura, invece di proseguire a fiume per poi fermarsi perché si sta parlando d'altro; si evita così la sensazione di smarrimento.
I personaggi risultano ben costruiti, sono ben raccontati, con unicità. Mentre vivono nel loro presente mostrano sprazzi del loro personale passato, permettendoci così di comprenderli di più.
Attraverso i due protagonisti, Alberto e Antonella, un romanzo a tinte fosche ottiene anche una storia d'amore e la trama si fa più profonda, scavando nell'animo di Alberto, mostrando la sua crescita attraverso i capitoli e la presa di coscienza che sia immischiato in qualcosa di sbagliato, dove le promesse fatte sono disattese, dove la protezione diventa sete di potere.
I dialoghi non sempre risultano realistici, ci sono dei momenti nei quali si sente una forzatura, consiglierei una maggiore attenzione sotto questo aspetto.
Capita a volte che un personaggio inizi un discorso con un altra figura apostrofandola con nome e cognome: lo trovo inutile, non apporta nulla alla trama.
"La trama del ragno" è una storia ricca, dinamica, che si legge con piacere e fa pensare. Spesso, immergendosi nella trama, risuona una domanda: chi controlla i controllori? Ecco, qui il sistema, attraverso la letteratura, mostra le dissonanze, le storture, il male che esalta i cattivi e uccide i buoni. Tante belle parole che inneggiano alla libertà, alla protezione, quando invece è la più bieca delle dittature, un vero clima di "o con noi o morto", che fa venire i brividi.
Un buon romanzo, con qualcosa da sistemare che non inficia una lettura gradevole.
(Tatiana Vanini)

Citazioni da questo libro:
La gente arriva a credere non sulla base di prove, ma in base a quello che trova attraente.



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