Genere: Narrativa

Trama:
Che fine ha fatto il dolce con cui il ventenne Bruno Maestri sperava di far colpo sulla ragazza dei suoi sogni? Riusciranno Bruno e i suoi amici a sbrogliare una matassa di coincidenze talmente aggrovigliate da sembrare impossibili? Sullo sfondo degli anni Ottanta, si sviluppa una storia dai contorni esilaranti che scorre fluida fra i sentimenti vulnerabili dei giovani e le preoccupazioni degli adulti. E alla fine ci pensa Maghemàl, un cane immaginario che forse un giorno diventerà un fumetto, a soccorrere il protagonista nei suoi fragili rapporti con le ragazze. Al centro della vicenda, accanto agli stessi personaggi, ci sono pure le ricette che una massaia della Bassa Padana ha trascritto su un quadernetto un secolo fa. Si tratta di dolci che ancora oggi possono far venire l'acquolina in bocca ai lettori più golosi. I loro ingredienti e la loro preparazione regalano la possibilità di viaggiare nelle tradizioni gastronomiche all'ombra dell'argine del Po.

Recensione:
Una commedia ambientata negli anni '80 a Casalmaggiore, il protagonista Bruno è un ventenne alle prese tra problemi insorti all'università e il gentil sesso.
Una ricetta di famiglia fa al caso suo, un dolce fatto di amarene potrebbe aprirgli le porte a un appuntamento romantico, ma strani equivoci e tediosi imprevisti sono proprio dietro l'angolo, così come l'anziano Egisto che incrocerà inconsapevolmente la sua strada con il giovane Bruno e i suoi amici, e lo farà a bordo della macchina più straordinaria di tutti i tempi: la mitica Fiat Panda anni ottanta.
Un narratore esterno racconta il tutto al tempo passato; la scrittura risulta scorrevole ma in certi punti, a mio avviso, forse è un po' prolisso. Tra le tante descrizioni, a volte superflue, non mancano divertenti situazioni a movimentarne i contenuti.
Buona l'interazione con i personaggi secondari e la complicità che Bruno nutre per l'immaginario amico di carta che, forse un giorno, potrà far vivere in un fumetto.
I sogni di un ragazzo, le sue passioni e le indecisioni, le amicizie e gli amori, la casa e la famiglia, Bruno ci mostra tutto sé stesso fra una pagina e l'altra, catapultando il lettore in una Italia d'altri tempi, forse quella che tutti noi abbiamo amato di più, con i suoi luoghi comuni, le lire, il motorino Ciao, il pandino, i piccoli negozi a conduzione famigliare molto più numerosi e frequentati di adesso, la cucina tipica del posto e delle simpatiche ricette riportate per ultime, insomma per i nostalgici un motivo in più per leggerlo.
Un romanzo autoconclusivo e senza pretese se non quella di tenere un po' di sana compagnia per qualche ora: potreste dargli una possibilità e forse ne resterete addirittura sorpresi.
(Silvia Garioni)

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