Genere: Thriller

Trama:
Nelle oscure profondità del gigantesco Cratere che domina lo sperduto paese di Anerbe, si combatte la battaglia senza fine per il predominio della luce che salva il mondo sull'oscurità che tutto inghiotte. A intrecciare i fili di questa trama antichissima, personaggi distanti nel tempo e nello spazio. Ai giorni nostri, il commissario Verne tenta di riscattare la sua ingloriosa carriera indagando sull'affascinante Rina Monforte e sull'amante di lei, leader di una setta esoterica che vuole combattere i "figli del buio". E proprio nel buio di un monastero isolato da tutto e tutti, quarant'anni prima, cresce un orfano che, grazie agli insegnamenti alchemici del suo maestro gesuita, impara a trasformarsi in angelo vendicatore. Alla fine degli anni Cinquanta due bambine, le sorelle Klun, muoiono in un tragico incidente e sembra che si siano reincarnate in due gemelle dalle inquietanti capacità soprannaturali. Storie apparentemente senza legami che sono in realtà unite in un intreccio forsennato di vite e destini, ultimo atto di una vicenda che Manlio Castagna ci restituisce con il ritmo serrato di un montaggio cinematografico e l'intensità della sua scrittura.

Recensione:
Noto autore di strepitosi romanzi per ragazzi, Manlio Castagna si accosta per la prima volta alla letteratura per adulti con "La reincarnazione delle sorelle Klun".
In quest'opera ritroviamo la cifra stilistica dello scrittore, la capacità di rendere nel libro la velocità del film, mantenendo intatta la passione per la lettura che è dinamica e coinvolgente. Sempre profondo, mai scontato, qui Castagna presenta un nota oscura intensa, per un thriller che fa riflettere, confondere anche, perché è difficile separare il buono dal cattivo. Nella luce è contenuta la tenebra e nella tenebra esiste la luminosità, in uno scambio che cattura, avvince e lega, per una trama dalle molte tematiche, difficile da abbandonare.
I personaggi sono carismatici, poliedrici, attirano e respingono allo stesso modo. Permettono al lettore di stargli al fianco, ma di alcuni capiremo, forse, solo al termine le reali intenzioni, in un gioco di ruoli dove il burattinaio è marionetta e viceversa.
In "La reincarnazione delle sorelle Klun" l'autore mischia temi reali e tangibili ad altri, esoterici, mistici, che sono fondamento di leggende e superstizioni.
Troviamo i legami famigliari e i diversi sentimenti che nascono in seno a una famiglia; viviamo il lutto, la ricerca di una nuova possibilità, di una felicità che potrebbe nascondere i semi della tragedia. Attraverso la morte ci accostiamo alla vita, alle tante complicazioni che l'essere umano è in grado di mettere in atto, per farsi del male e farlo ad altri. Presente con un certo grado di importanza la Bibbia, la cabala, e altri testi religiosi o esoterici. Attraverso loro Castagna mostra le diverse interpretazioni che possono essere date a versi o gesti, assoggettati alla comprensione e alla volontà del lettore di turno. Ancora ci confrontiamo con le menti forti, intelligenti fino a essere geniali, al carisma personale che può piegare, indurre ad azioni contro natura chi invece è più debole e suggestionabile. E' così che entriamo nelle labirintiche prigioni delle sette, nella lucidità singola che si trasforma in follia collettiva, dove la ragione si spegne e l'istinto diviene animale e ferale.
Oltre a ciò c'è la vendetta e il cammino di dolore sul quale conduce, in uno scambio giusto/sbagliato, che non ha confini netti.
"La reincarnazione delle sorelle Klun" è un romanzo potente, che si svolge su piani temporali differenti e mostra varie vite, che sembrano non avere nulla in comune eppure sono connesse. Castagna tiene saldo il timone della narrazione, permettendo a chi approccia il libro di non perdersi mai, di avere sempre chiaro di chi si parla e lasciando tutto il piacere di scoprire come agirà.
Sorprendente, avvincete, quest'opera si ama e al suo interno non ci si annoia mai, continuamente sospinti da sorprese che hanno radici profonde, dove le emozioni e le sensazioni sono vivide e trasmesse in purezza.
Chi davvero è buono e chi davvero e cattivo? Si può davvero giungere a questa netta distinzione o forse sono i desideri a spingere ora da una parte, ora dall'altra? E' un interrogativo che riecheggia deciso nei capitoli, mentre le vittime sono spreco di possibilità e si legge di loro con tristezza e commozione, sacrifici di un disegno più ampio, che non offre scampo o pietà.
"La reincarnazione delle sorelle Klun" è un grande romanzo, che vi invito a scoprire.
(Tatiana Vanini)

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