Casa Editrice: PM edizioni - 118 pagine
Formati disponibili: cartaceo
Genere: Saggio
Presentazione:
In poco più di ottanta anni, dal 311 al 394, si osserva la trasformazione del Cristianesimo da marginale e misconosciuto culto fideistico, nervosamente o graziosamente sopportato dagli imperatori, a religione pubblica dello Stato.
Il testo riassume la storia delle sanguinose persecuzioni subite dal Cristianesimo, evidenziando anche come si sia misurata e contenuta l'amministrazione romana con quella che, nei primi secoli della nuova era, è considerata tutt'al più come una illicita superstitio.
A partire dall'ordinamento tetrarchico introdotto da Diocleziano, vengono narrati i provvedimenti legislativi, particolari e generali, presi a favore e contro i cristiani dagli imperatori nel IV secolo, in relazione ai rispettivi territori in cui gli stessi, per effetto della così operata divisione dell'impero, esercitano la loro sovranità.
Infine, si descrive la definitiva affermazione del Cristianesimo, durante il regno di Teodosio, plasticamente rappresentata dall'immagine icastica dello stesso imperatore che, proclamandosi pubblicamente peccatore, chiede ed ottiene dal vescovo Ambrogio di Milano il permesso di entrare, supplice e penitente, in chiesa.
Note sull'autore:
Ferdinando Emilio Abbate è avvocato cassazionista, abita ed esercita la professione a Roma. Magistrato onorario e vice-pretore dal 1989 al 1997, è stato anche componente del Collegio confederale dei Probiviri regionali della CISL Lazio dal 1993 al 2001.
Fra le sue precedenti pubblicazioni: Morale, Etica e Costumistica (Editore Lalli, 1983); Filosofia del Commercio (Liguori, 1988); La mano sinistra del Cristo: impegno politico, mass media, violenza, droga, AIDS (Cacucci, 2000); Aforismi e pensieri brevi (Cacucci, 2021).
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