Genere: Gialli

Trama:
Marzo 2020, sei uomini muoiono nei giorni più tragici della pandemia nelle strutture sanitarie liguri. C'è anche una settima vittima analoga, a Orco Feglino (Savona): Roberto Ivaldi, un pensionato che custodisce un oscuro fardello, ora dedito alla coltivazione delle rose. Meno di un mese dopo perde la vita anche sua moglie. La loro unica figlia Rossella, trasferitasi in Calabria, torna nel Ponente Ligure, ritrovandosi al centro di un'indagine della DIA intorno a questa serie di morti sospette di presunti prestanomi della malavita, scoprendo con sgomento che suo padre era uno di loro. Tocca al criminologo Damiano Danti, alla sua compagna, il magistrato Silvia Cospito, e alla Squadra Mobile di Savona dipanare la tela sanguinaria che la nuova criminalità degli appalti sta tessendo per impadronirsi dell'economia ligure e dei suoi terreni, tra delitti e silenzi.

Recensione:
Un romanzo appassionante che regala ore di lettura ipnotica, che si desidera continuare a leggere e si mettere a riposo con ritrosia: "L'origine del male" è un giallo da non perdere.
Marco Marinoni ha una scrittura particolare, difficile da ottenere: è incalzante, dinamica, ma anche descrittiva, curata e approfondita. Nei suoi romanzi non veniamo solo coinvolti di pancia e di testa, ma anche istruiti, formati sulle procedure e sulla parte legislativa di un'indagine.
I personaggi risultano curati, profondi, con complessità che li rendono unici e comprensibili, umanizzandoli e avvicinandoli al lettore.
In questo romanzo si parla di mafia moderna, e l'autore rende chiare azioni complesse, ramificate, dando strumenti narrativi per interpretare la realtà.
Si potrebbe pensare che andando a raccontare di criminalità organizzata, il giallo non risulti interessante per gli amanti degli elementi classici del genere, ovvero personaggi circoscritti, una trama che solletichi la curiosità, dove l'ingegno di chi investiga è necessario per giungere alla soluzione. Un pensiero che avevo avuto anche io ma il romanzo mi ha smentito. Qui c'è tecnica e mafia, ma il tutto è innestato come un mistery investigativo, con diversi elementi di diletto per gli amanti del genere in purezza.
Troviamo il piccolo borgo e Marinoni ne mostra i pregi e i difetti; ci appassioniamo al passato che su tanti personaggi ha lasciato una traccia forte, irrisolta e soprattutto taciuta, e si sa che i segreti sono sempre fonte di guai, se poi celano verità su tragedie e crimini lo sono ancora di più; ci sono i rapporti coi genitori, i vicini, le maldicenze e le discriminazioni. In questa parte molto umana ed empatica, che ci dà il sapore dei luoghi e delle persone, ci sono anche passaggi tecnici, con leggi, articoli e procedure investigative. "L'origine del male" è il perfetto connubio narrativo di testa e cuore, intelletto ed emozione.
Per i lettori che amano cercare la soluzione e battere gli investigatori sul tempo della rivelazione, Marinoni gioca a carte scoperte, permettendo di arrivare a comprendere molte cose prima dell'esaustivo racconto della verità. Forse proprio questo rende il personaggio di Danti, il profiler che collabora con gli inquirenti, un po' logorroico e innamorato della sua voce. Quando Danti ci racconterà, in diverse parti, come si sono svolte le cose, potremmo trovarlo prolisso e noioso. A mio avviso sono momenti che si potevano condensare, guadagnando in ritmo.
A parte ciò ho amato quest'opera e consiglio "L'origine del male" a tutti gli estimatori del genere e a coloro che vogliono farsi un'idea di cosa significhi oggi l'infiltrazione mafiosa.
(Tatiana Vanini)


Dello stesso autore:
Follia a due

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE

Siamo anche su Facebook
iscriviti al nostro gruppo.