Casa Editrice: Pluriversum - 132 pagine
Formati disponibili: cartaceo
Genere: Mistery
Trama:
Una bambina scompare nel mistero, ma nessuno vuole occuparsene. Solo un uomo decide di occuparsene: un venditore di abbonamenti alla Pay Tv. Dopo la risoluzione di un caso di duplice omicidio, ritorna Il Follo e la sua squadra di consulenti per ritrovare la minore. Ma non solo: un acerrimo nemico ritorna, per mettere in discussione la sua posizione lavorativa, mentre procede la sua storia d'amore con la sua ex fidanzata Laura. Colpi di scena, situazioni incredibili e un'esperta alleata ci accompagneranno in questa nuova indagine.
Recensione:
Un romanzo breve, ma con tanti problemi. "L'incredibile scomparsa della bambina senza nome" dimostra dalle prime battute di possedere un ritmo veloce, dettato dai dialoghi esorbitanti se paragonati alle esigue parti narrative, che crea confusione sulle tempistiche di svolgimento della vicenda.
I fatti sembrano accadere in un continuo presente, solo in seguito, grazie ad alcune spiegazioni, ci si accorge che è passato un certo lasso di tempo da un evento all'altro. Si fa fatica ad entrare nella linea temporale, per una lettura poco piacevole.
Il protagonista, Follo, risulta davvero antipatico: supponente, egocentrico, smargiasso, l'unico capace in un mondo di incompetenti, dimostra una mancanza di empatia e tatto urtante. Appare come una parodia mal riuscita di Sherlock Holmes con le sue deduzioni/intuizioni, che sembrano più frutto di poteri soprannaturali che di reali o possibili osservazioni. Le conclusioni a cui arriva sono basate su indizi dei quali il lettore non ha accortezza, se non quando il nostro si incensa durante le spiegazioni: una via di comodo, scorciatoie che l'autore prende e fanno sentire defraudati della possibilità di entrare nella storia a fianco del protagonista. Questo dovrebbe essere un mistery, un genere nel quale il pubblico spesso ama mettersi alla prova, arrivando al bandolo della matassa prima di chi investiga oppure in contemporanea. Qui è assolutamente impossibile.
Mancano proprio degli elementi: indizi e spiegazioni discendono dal nulla per motivare le conclusioni. Controlli su PC, social, coincidenze che fanno storcere il naso, e sinceramente fanno venir voglia di abbandonare il libro all'incirca a metà. Non c'è la sorpresa che fa sussultare, che crea curiosità e spinta di conoscenza, sembra una grande presa in giro, specie se, ad accostarsi allo scritto, è chi ama il genere giallo.
Follo ha un socio col quale collabora durante le indagini, Samuel. Insieme i due personaggi danno una sgradevole idea di maschilismo, o comunque di scarsa considerazione per la donna che, al giorno d'oggi, sarebbe meglio non trovare più. A ciò uniamo gli errori di battitura, gli sbagli nell'uso dei tempi verbali o nella costruzione delle frasi, che danno a "L'incredibile scomparsa della bambina senza nome" un'aria approssimativa, poco curata.
Gli altri personaggi non hanno spessore, ci sono ma risultano trasparenti, ininfluenti, soprattutto se paragonati alla debordanza dell'ego del protagonista.
Il libro poteva essere un ottimo gancio per parlare di vittime di serie A, sulle quali si indaga, e vittime di serie B, che passano tranquillamente sotto silenzio, nell'indifferenza più totale. Così com'è non è una lettura gradevole, appassionante o sorprendente.
Un libro da rivedere.
(Tatiana Vanini)
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