Genere: Narrativa

Trama:
Racconto di un destino straordinario, quello del musicista afroamericano James Reese Europe, che durante la Prima Guerra Mondiale fece scoprire il Jazz all'Europa. 1917, gli americani sbarcano in Europa e oltre alla vittoria, portano con sé una musica nuova che invade il vecchio continente, il Jazz. Nata dalla volontà ostinata di battersi contro la segregazione razziale, un'orchestra nera costruisce la propria leggenda, fino a sfidare la morte, giù nelle trincee. E' l'opera di un uomo predestinato, Jim Europe. Sulle due coste dell'Atlantico, la libertà ha il suo stratega, il suo jazz lieutenant. "Sono rientrato dall'Europa ancora più convinto che i neri dovessero scrivere della musica nera. Abbiamo la nostra propria percezione razziale e se cerchiamo di copiare i bianchi, faremo delle brutte copie..." (James Reese Europe).

Recensione:
Ormai da un po' 21Lettere ha aggiunto ai romanzi le vignette fumettistiche.
In quest'ottica la proposta di un nuovo albo, un fumetto in piena regola: "Jazz Lieutenant". Presentato in un formato grande, impreziosito da una copertina rigida e curata, l'opera si mostra piacevole da seguire, facile da interiorizzare e formativa, con un importante messaggio sociale oltre che storico.
Il racconto è romanzato, ma si ispira a fatti realmente accaduti e vissuti da persone vere.
I disegni, a colori, risultano dinamici, ricchi di dettagli e, con le parole, danno la sensazione immersiva di un film, con tutta la comodità e la bellezza di un libro che lascia il tempo di soffermarsi sui dettagli, di meditare sulle parole, ma soprattutto sulle azioni e sulle motivazioni che hanno portato dei musicisti di colore ad andare in guerra. Musica e battaglie, tutto per cercare il riconoscimento, la parità di diritti, la considerazione che merita ogni essere umano.
Esprime temi forti questo fumetto, ma con una delicatezza che lo rende una lettura adatta a tutti. Ci fa entrare nelle vite dei personaggi e, grazie alle immagini, siamo davvero al loro fianco, vedendo ciò che vedono loro, comprendendo le loro motivazioni, così da provare empatia e commozione.
Musica per unire, per parlare un linguaggio universale che vada oltre il colore della pelle; battaglie per versare sangue dello stesso colore, per essere riconosciuti, accettati e integrati.
Eppure quante difficoltà. In questo albo viviamo la grandezza, l'entusiasmo e le difficoltà, unite a meschinità svilenti quanto inutili.
"Jazz Lieutenant" ci fa conoscere la nascita di una leggenda, per parlare di integrazione razziale, un tema che non si è risolto con gli eventi della prima guerra mondiale, continuando a essere d'attualità.
Mi ha regalato una lettura diversa ed emozionante.
Consigliato.
(Tatiana Vanini)

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