Genere: Saggi

Trama:
"Un po' come tutte noi donne, un po' come i pregiudizi e le critiche che ognuna di noi affronta da anni, secoli, millenni. Mi chiamo Caterina, ho vent'anni, e in questo momento sto ripensando a tutte le volte in cui ho sentito dire qualcosa di sgradevole o ingiusto sulle donne. Lo scopo di questo libro non è ribadire ciò che dovrebbe essere già noto, ovvero che ogni donna vale tanto quanto un uomo; ma ho scritto queste righe anche e soprattutto per gli uomini, perché sappiano cosa ci ha portato a diventare femministe, cosa a creare associazioni che ci sostengano e cosa a volerci pagare la cena da sole. Mi chiamo Caterina, ho vent'anni, e ho scritto questo libro con la speranza che possiate leggerlo e riflettere."

Recensione:
"Inarrestabile" è un breve saggio che esplora l'universo femminile e tutte le colpe, gli sgarbi, le cose che si considerano da nascondere.
E' uno scritto che pone l'accento sulla donna e, con una rara onestà intellettuale, ne descrive i pregi, le sopportazioni, ma anche i difetti.
Si rivolge a tutti e lo fa con la passione e la dedizione di una ragazza di vent'anni.
Ho voluto sottolineare l'età dell'autrice perché i giovani non sono vacui e svogliati. Si sanno informare, hanno pensiero critico, guardano al mondo con lucidità e spesso possiedono la spregiudicatezza di chi non si è uniformato e non teme di esprimere idee, concetti e opinioni anche scomode.
Caterina Martini possiede una scrittura che è un fiume in piena, impetuosa e colloquiale. Leggere le sue pagine dà la sensazione di vederla parlare, muoversi, con gli occhi accesi e appassionati. Si percepisce che ha fatto ricerche, nel suo scritto mette storia, evidenze psicologiche, fatti. Eppure non riesce a mantenere la distanza dell'autore che informa.
No, lei interviene, pone domande, esprime il suo punto di vista, sottolinea delle parole, usa le esclamazioni, perché l'argomento la coinvolge così tanto che non può non essere lì, presente nelle pagine. Il bello è che se all'inizio si può storcere il naso e trovarla "poco professionale", alla fine trascina e trasforma il suo libro in una discussione, per far riflettere e smuovere le menti addormentate.
I capitoli sono condensati, lo stesso libro è breve, eppure affronta tanti temi e, per ognuno di essi, si potrebbe scrivere un'opera intera. Il messaggio filtra netto, chiaro, con la potenza di un grido.
Per il modo in cui è concepito, per la scrittura usata, è perfetto per i giovani: immediato, frutto del loro tempo, può davvero non solo avvicinare i ragazzi alla lettura, ma mostrargli un modo per aprirsi, raccontarsi, confrontarsi, per portare agli altri il loro mondo attraverso la magia e la forza della parola scritta. "Inarrestabile" fa riflettere. Potrete anche non essere totalmente d'accordo con l'autrice, anzi, bene che sia così, che ognuno abbia il proprio pensiero, ma determinati aspetti della situazione femminile sono innegabili. Ne esce un quadro che è frutto di secoli di preconcetti e ignoranza, che volenti o nolenti, hanno contagiato le donne stesse, che spesso sono le prime nemiche di loro stesse.
"Inarrestabile", nella sua sintesi, è uno scritto di cui si potrebbe parlare e scrivere per ore e giorni, vi consiglio di scoprirlo e lasciare che accenda la curiosità e la voglia di cambiamento.
Brava Caterina, tu di sicuro sei inarrestabile!
(Tatiana Vanini)

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