Genere: Narrativa

Trama:
Riuscirà a salvarsi il prigioniero numero 17? E perché si trova in quella claustrofobica cella? Cosa legge, in quel piccolo foglietto, il presidente Intergalattico dell'Universo? Chi è in realtà il terribile Fenix, il cavaliere della fenice, che le legioni Romane non riescono a sconfiggere in nessun modo? Cosa succederà, alla foresta di Mojamba, nel momento esatto in cui il buio di un'eclissi di Sole calerà sul mondo? Storie originali, surreali, a volte grottesche, che spaziano da un tema all'altro, dando vita a innumerevoli personaggi che si muovono all'interno di sempre nuove e incredibili vicende. Spingendosi oltre la banale narrazione di una storia, osando sperimentare, lasciando un segno, scuotendo il lettore, facendogli vivere una girandola di emozioni e invitandolo a riflettere. Racconti uniti dal filo invisibile della fantasia e dell'originalità. Una raccolta che spesso vi farà porre domande. E che vi inviterà a trovare le risposte.

Recensione:
Lo dice il titolo, "Impolverati racconti dalla soffitta" è un raccolta di storie che l'autore ha ripreso, rivisto, corretto e ci ha aggiunto qualcosa di nuovo. Andrea Scurosu ci racconta la nascita dell'opera in una prefazione che già ci fa riflettere su quanto possano apparire diverse le cose scritte in passato e poi rilette anni dopo. Non sono le storie a cambiare, ma i nostri occhi a vederle diverse, per le esperienze fatte e metabolizzate.
Le varie trame che potrete qui apprezzare hanno qualcosa di prezioso: sono un filo con ciò che l'autore era ieri, aggiornate a ciò che è oggi. Sono un cammino e vengono a noi con tutta la loro forza descrittiva.
L'autore ha un pregio innegabile: sa raccontare. Ha mestiere, le descrizioni sono vivide ed è immediato visualizzarle. Diventa più emozionante quando la sua penna ci porta nel suo vissuto, qui prende e coinvolge di pancia. La lettura si fa invece più curiosa e intrigante quando Scurosu approccia lo stravagante, l'inaspettato, uscendo dai canoni per regalarci la sua fantasia creativa. Quello che rimane stabile è l'interesse, subito catturato e mai in fase calante.
Ogni racconto è precisamente costruito, chiaro l'inizio, lo svolgimento e il finale. Di lunghezze diverse, alcuni sono veri e propri romanzi brevi, dove ci appassioniamo, troviamo una suddivisione in capitoli e capiamo che il racconto è una scelta snella di fare letteratura, perché lo scrittore non avrebbe problemi a cimentarsi con un libro nella sua accezione canonica.
I personaggi sono ben differenziati e caratterizzati. Coerenti con le trame, le arricchiscono di quell'imprescindibile apporto umano che ci fa sentire la storia nostra, nella quale possiamo immedesimarci.
"Impolverati racconti dalla soffitta" piace, convince e soddisfa. Il titolo dice impolverati, ma vi assicuro che le storie sono dinamiche, tutt'altro che noiose.
Storie che restano dentro.
(Tatiana Vanini)

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