Casa Editrice: Pav Edizioni - 242 pagine
Formati disponibili: cartaceo
Genere: Avventura
Trama:
Estate 2001. In sella a due motociclette, tre ragazzi genovesi partono alla volta della Spagna. Destinazione: Santiago di Compostela. Un viaggio allegro e spensierato che verrà presto sconvolto dall'incontro con una ragazza francese. Tra luoghi meravigliosi, personaggi oscuri, inseguimenti e agguati, i tre verranno loro malgrado coinvolti in un intrigo internazionale che li riporterà a Genova. Una misteriosa organizzazione sulle tracce di pericolosi terroristi tenta di sventare un attacco. Ma la tragedia è in agguato. Un'avventura spy sempre (o quasi) in sella.
Recensione:
Un romanzo che, al suo interno, racchiude tanti sapori, per avvicinarsi ad un'ampia porzione di pubblico: "Il viaggio a Santiago" è viaggio, motori, amicizia e intrigo.
La scrittura di Matteo Bertolotti è confortevole e scorrevole. Possiede un buon ritmo e lo trasmette alla trama, trascinando il lettore su strade e autostrade, a bordo di moto scattanti per una vera avventura on the road e non solo.
L'elemento viaggio ha chiara importanza nella storia, i lettori possono trovare itinerari e belle descrizioni di posti e luoghi caratteristici, sopratutto nella parte iniziale, quella della semplice vacanza prima delle imprevedibili complicazioni. Il lettore può così prendere spunto, immergersi nella dimensione narrativa e lasciarsi poi sorprendere da ciò che il destino ha in serbo.
I personaggi sono interessanti, ben caratterizzati, anche se non sono tanto sviluppati dal punto di vista psicologico. C'è da dire che il taglio voluto dall'autore per la sua storia, un'avventura di spie e organizzazioni internazionali contro il terrorismo, non fa sentire la mancanza di questa poca profondità e la lettura è godibile e intrigante.
Una vacanza pianificata e votata al divertimento, si scontra con un destino che la pensa in modo diverso rispetto ai protagonisti. Un incontro fatale con una ragazza e una lettera raccolta, precipitano Cristian, Marco e Fabrizio in un mondo a loro del tutto estraneo, ma nel quale dovranno ben presto imparare a muoversi se vorranno restare vivi. La narrazione in prima persona, attraverso la bocca di Cristian, fa vivere di petto le emozioni e le sensazioni. Dallo sconcerto iniziale alla naturale e ovvia paura, all'azione che si fa sempre più tesa e intensa, chi si accosta il romanzo è come se si trovasse sul sedile di testa di un ottovolante. Le scene di azione non mancano, anzi, sono ben strutturate e raccontate con dinamismo. Danno emozione e appassionano. "Il viaggio a Santiago", parte con una coscienza particolare, per poi riavvolgere il nastro dei ricordi e renderci edotti di come il narratore sia al punto in cui lo vediamo nella prima pagina. C'era una volta l'intenzione di fare un cammino, in moto, di svago e cultura che si trasforma in tutt'altro, attuando però un vero cambiamento. Niente sarà più come prima. Per quanti progetti facciamo, se la vita ha in mente un tragitto, state certi che lo imboccherà, al di là di ciò che decidiamo di fare noi.
Un'avventura trascinante per ore di svago letterario.
(Tatiana Vanini)
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