Casa Editrice: Indipendente - 353 pagine
Formati disponibili: cartaceo e ebook
Genere: Narrativa
Trama:
"Samanta Rei, sono giornalista free lance. Ma preferisco Sam; Sam e basta." Sam si muove come dentro un reality tra i personaggi, gli eventi e i disagi che segnano profondi cambiamenti nella società e nei rapporti interpersonali nel periodo a cavallo tra la fine degli anni Novanta e l'inizio del nuovo millennio. Il suo è un viaggio rocambolesco a ritroso nei propri ricordi dolorosi ma anche surreali e tragicomici che coincide con l'ultimo incarico professionale da ghost writer: un libro che la costringe a confrontarsi con se stessa e con la propria voce rinnegata.
Recensione:
Un romanzo di narrativa appassionante e coinvolgente: "Il cuore nel cervello" è stata una sorpresa arricchente e non solo.
Simona Brancati ha una scrittura matura, articolata e consapevole. Sa portare il lettore dentro una storia, tenerne desta la curiosità e l'interesse. La costruzione delle frasi è personale, mai banale, e porta, con precisi spunti inseriti nella narrazione, a riflettere su tanti temi, a vederci in situazioni che all'apparenza ci risultano distanti, ma che in realtà riflettono qualcosa di noi, che siano fatti simili o pensieri condivisi.
Scritto in prima persona, con la voce diretta della protagonista, "Il cuore nel cervello" ha un inizio particolare, con una commistione di realtà e immaginario quasi visionario, che un po' disorienta. Senza accorgercene siamo attratti dalle parole e da qui a divenire compagni di Sam, il soggetto principale, è un attimo.
Sam è una donna particolare, che mi ha subito dato l'impressione di essere uscita da un quadro di Picasso. E' chiara e scura; visibile e incomprensibile; integra e frammentata. Complessa, sì, ma di un dolore che somatizza, immersa in una vita che ha scelto, ma non le appartiene, spezzata da un cervello messo nel cuore che la sta alienando.
Attraverso i suoi racconti ripercorriamo tappe importanti degli ultimi anni della sua vita e andiamo a leggere di incontri bizzarri, grotteschi, al limite del patologico, e di altri, dolci o amari, che sono importanti per capire lei.
Tanti i ricordi che Sam riporta, fatti di persone/personaggi eclettici, con unicità, punti luci e zone d'ombra che rendono l'opera dinamica, con un ritmo che è piacevolissimo da seguire, grazie anche alla sottile ironia che permea il tutto, con momenti così surreali eppure possibili che ci faranno sorridere, ma sui quali c'è da riflettere.
Tra tante informazioni e fatti, l'autrice trova il modo di inserire riflessioni anche amare sul mondo dell'editoria, del cinema, con un punto focale nelle distonie dei rapporti, che siano sociali e di lavoro, di dipendenza o dominazione.
Mentre leggiamo la protagonista inizia un percorso, perché quando si vede il fondo è necessario prendere la decisione di risolvere e trovare una via d'uscita. In questo percepiamo un segreto, un evento scatenante e forse traumatico che l'ha portata a trasformarsi in un fantasma, a perdersi nella professione, nella sua identità più vera e profonda.
Il libro cambia tono, ad un certo punto si fa cupo e il ritmo cresce col sopraggiungere delle rivelazioni. "Il cuore nel cervello" è un libro che si ama per la passione che contiene, che va oltre le parole, che tocca qualcosa dentro di noi. La trama lo descrive e al contempo non gli rende giustizia, perché contiene così tanto ed è espresso così bene, che vi perderete tra le righe per ritrovarvi avvinti.
Un titolo perfetto, per un romanzo tutto da scoprire.
(Tatiana Vanini)
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE
Il libro consigliato
Il libro consigliato
Iscriviti alla Newsletter...
...per ricevere ogni settimana le ultime novità dal nostro sito.