Genere: Narrativa

Trama:
Una figlia che accudisce la madre ormai priva di memoria, un giovane medico alle prime armi con la sofferenza, una donna che fugge, i tormenti di un adolescente, il mondo magico in cui vivono i bambini. Ecco alcuni dei protagonisti di questa raccolta di racconti, che nasce con l'intento e l'ambizione di voler sondare il prismatico universo femminile e quello dei figli. Donne spesso fragili e inquiete, alla ricerca della giusta direzione da intraprendere, si ritrovano a interagire con bambini dallo sguardo incantato, adolescenti problematici e anziani vulnerabili. Ciò che accomuna queste storie è il tempo, un tempo sospeso e di attesa, un tempo che si spera possa far accadere tutto quello che non è ancora accaduto.

Recensione:
Non è un libro imponente, questo di Laura Gori. Si presenta con un formato tascabile ed è composto da poco più di sessanta pagine. Attira per i colori della cover, ma sopratutto, una volta iniziata la lettura, conquista per le parole che contiene, per le storie che racconta e per come esse sono donate al lettore.
"Due madri e altri racconti", lo dice il titolo, è una raccolta di componimenti brevi. Si parte con "Due madri" per poi continuare con altre sei narrazioni.
La penna dell'autrice è una carezza scorrevole, dove le descrizioni sono vibranti, vivide, e i pensieri dei protagonisti sono resi con quella verità che non solo li fa conoscere e comprendere, ma permette di soffermarsi su momenti importanti e interrogativi non banali. La scelta poi di scrivere storie brevi piuttosto che un libro con una narrazione unica, forse la si può trovare tra le pagine, quando si suggerisce di far leggere dei racconti a una malata di Alzheimer, perché sono più semplici da ricordare, almeno fino a un certo punto.
Tanto spazio è dato al femminile, alle donne, che vediamo in diversi stadi, da bambine e da adulte, scoprendo come i ruoli cambiano con l'età, magari si invertono addirittura e i confini si assottigliano.
"Due madri" insieme ai due racconti che lo seguono, forma un trittico che si estende per anni, dove la protagonista è sempre la stessa, in diversi momenti, ed è la storia di chi scrive.
Ci addentriamo nel rapporto tra una figlia e una madre rigida, severa, ordinatissima, piena di regole. Troppo perfetta sotto molti aspetti, mancante in altri. Una madre che mai ha mandato fuori le figlie, il marito o se stessa in maniera non decorosa, che mai ha avuto la casa in disordine, sempre attenta, ma incapace di gesti d'amore come una carezza, un abbraccio, un bacio o un complimento.
La figlia cresce, sviluppa atteggiamenti e attitudini opposte a quelle materne, diventa madre lei stessa e poi, per i casi della vita e la malattia, diviene anche madre di sua madre. Possiamo, in modo naturale e quasi spiazzante, riflettere su come ciò che non è stato dato viene poi richiesto e non solo. Laura Gori s'interroga sulla cura, su cosa sia, su quando sia utile e quando sia accanimento. Ci sono anche diversi parallelismi tra chi accudisce un genitore anziano, magari supportato da badanti e aiuti esterni e su chi è sempre al fianco di un figlio disabile. Tante differenze e alcune similitudini.
C'è emozione viva tra queste prime pagine, data anche dal coinvolgimento personale dell'autrice, che riporta esperienze personali vissute a casa o attraverso il suo lavoro di medico.
Tocchiamo diverse sofferenze, come il lutto non ancora lutto per un genitore che non è più se stesso, e la lotta fino alla devastante perdita di un bimbo, che invece avrebbe dovuto avere anni e anni davanti a sé.
Tre storie che toccano, ma non sono le uniche, anche quelle che seguono non sono da meno, con protagonisti e temi differenti.
Leggiamo di una donna in fuga, del profondo disagio di un adolescente, della prima esperienza della morte da parte di un bambino. Storie presentate con dolcezza, immersive, leggere nella struttura ma dense di contenuto.
L'ultimo racconto si discosta dagli altri, è il saluto finale, la carezza del commiato. Non ha lo stesso spessore e la carica emotiva dei precedenti, si poteva anche non inserire. Quello che si era trasmesso con le altre storie era già perfetto così.
"Due madre e altri racconti" è un'opera che appassiona con dolcezza, regalando un po' di tempo trascorso in modo intelligente, con un coinvolgimento pieno di cuore e mente.
(Tatiana Vanini)

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