Casa Editrice: Newton Compton Editori - 288 pagine
Formati disponibili: cartaceo e ebook
Genere: Gialli
Trama:
Roma, estate 2008. Tre giorni prima di Ferragosto, sul tavolo del commissario Ventura viene depositato il fascicolo di un omicidio. Una ragazza è stata uccisa, ma non c'è alcuna pista per avviare le indagini. Mario Ventura, poliziotto di lungo corso, dai metodi duri, e con una collezione di recenti insuccessi a tormentarlo, vede in quel delitto l'occasione per riabilitare la propria reputazione. E così, determinato a risolvere in fretta il caso, non trascura alcun dettaglio, certo che prima o poi l'assassino salterà fuori. La scoperta di nuovi indizi condurrà le indagini verso uno schivo insegnante. Ma quando tutto sembra dipanarsi e portare al suo arresto, un colpo di scena costringe Ventura a prendere una decisione che potrebbe costargli la carriera, e non solo... La nuova indagine di Mario Ventura.
Recensione:
E' decisamente una figura insolita quella del commissario Mario Ventura, protagonista del "Delitto di Ferragosto", ultimo poliziesco di Danilo Pennone. Ventura è un uomo sconfitto dalla vita, un cinico antieroe che non esita a forzare la legge per piegarla alla sua personalissima idea di giustizia e talvolta addirittura per utilizzarla a suo esclusivo beneficio. La sua vita privata è allo sfascio: un matrimonio finito tragicamente, una figlia ormai adulta che non è mai riuscita a superare il dolore e che è costantemente in bilico sull'abisso, schiava di rapporti affettivi malati e conflittuali, un padre in fin di vita a cui non riesce a stare vicino e, per finire, un corpo devastato dall'incuria e dal diabete, che lo trascina ripetutamente sulla soglia che separa vita e morte, lotta e resa, vittoria e sconfitta. Alle prese con questa devastante situazione personale, il commissario riceve, tre giorni prima di Ferragosto, il fascicolo di un omicidio: il corpo di una giovanissima prostituta è stato ritrovato con la gola squarciata sul bordo dell'antica via Appia, dove era solita incontrare i suoi clienti. Ventura ha un disperato bisogno di risolvere in fretta il caso, un po' perché i suoi superiori gli stanno col fiato sul collo, visti i suoi recenti insuccessi, un po' perché la sorte di quella prostituta poco più che bambina tocca in lui corde profonde che lo spingono ad adottare i suoi soliti metodi duri e poco ortodossi pur di giungere velocemente ad una "giusta" soluzione. Ma qualcosa comincia ben presto a girare nel verso sbagliato e, nonostante alcuni indizi indichino un probabile colpevole, Ventura si mette con le sue stesse mani in una situazione senza apparente via d'uscita, che lo spingerà a rimettere in discussione tutta la sua vita.
Una storia amara e difficile che, mentre ricostruisce abilmente gli eventi oggetto dell'indagine seguendo i canoni della narrativa di genere, racconta con spietata lucidità la solitudine e la sconfitta di un uomo scomodo che può risultare francamente antipatico, ormai disilluso, mortalmente ferito eppure ancora non arreso, deciso a fare qualunque cosa in suo potere per rimettere le cose a posto e restituire alla vita almeno una parvenza di giustizia.
Una lettura coinvolgente anche se a tratti non scorrevolissima, forse perché è proprio la vita di Ventura a "non scorrere", a ristagnare, a ripercorrere in cerchi lenti e apparentemente senza scopo, sempre gli stessi pensieri, le stesse paure, le stesse congetture, finché qualcosa cambia travolgendo ogni suo punto di riferimento. Un poliziesco che mi ha piacevolmente sorpresa e che vi sorprenderà.
(Cristina Quochi)