Genere: Gialli

Trama:
L'improvvisa morte di Charlie Cavendish, nell'austero dormitorio di Fleat House, è un evento scioccante che il preside è subito propenso a liquidare come un tragico incidente. Ma la polizia non può escludere che si tratti di un crimine e il caso richiede il ritorno in servizio dell'ispettore Jazmine "Jazz" Hunter. Jazz ha le sue ragioni per aver abbandonato la carriera nella polizia di Londra e accetta con riluttanza di occuparsi dell'indagine come favore al suo vecchio capo. Quando uno dei professori viene trovato morto e poco dopo un alunno scompare, è chiaro che la vicenda sia molto più complicata di quanto potesse sembrare all'inizio. Intrighi familiari, tradimenti e vendette: sono tanti i segreti racchiusi nelle mura di Fleat House e alcuni attendono di venire alla luce da tempo.

Recensione:
A un anno dalla morte dell'amatissima Lucinda Riley, ecco che "Delitti a Fleat House" (scritto nel 2006 e rimasto inedito) torna a parlare al cuore dei suoi appassionati lettori. Pubblicato in questi giorni da Harry Whittaker, figlio primogenito di Lucinda e suo coautore (che già aveva concluso l'ottavo e ultimo romanzo della saga delle Sette Sorelle quando lei era venuta a mancare), questo intrigante poliziesco ha il raro pregio di unire alla perfezione la straordinaria capacità dell'autrice di dar vita a personaggi indimenticabili e l'abilità nel costruire un meccanismo complesso che interpreta con grande eleganza i canoni tipici del romanzo di genere.
La vicenda ruota attorno a un collegio del Norfolk, dove un ragazzo muore a causa di quello che ha tutta l'aria di essere uno sfortunato incidente. La detective ispettrice Jazz Hunter, che sta attraversando un momento particolarmente difficile della propria vita personale, viene incaricata del caso e inviata sul posto. Le indagini, cominciate quasi per eccesso di zelo, rivelano ben presto che "l'incidente" è quantomeno stato provocato e che attorno a questo tragico evento ruotano molte altre vicende assai poco chiare. Con uno stile fluido e avvincente, l'autrice, mentre tratteggia con grande maestria le caratteristiche di ogni personaggio rendendo il lettore partecipe delle sue vicissitudini personali, dissemina ad arte lungo tutta la narrazione una serie di piccoli indizi che invitano alla ricostruzione degli eventi, coinvolgendo il lettore e stuzzicando la sua capacità di intuire il disegno segreto che, evento dopo evento, comincia ad emergere nella storia, lasciando tuttavia i più importanti interrogativi avvolti nel mistero fino alla fine.
Una lettura raccomandata a tutti coloro che già erano stati conquistati dalla notevole capacità narrativa della Riley ma anche a coloro che ancora non la conoscono. Io ad esempio l'ho scoperta con questo romanzo e devo ammettere che, pur non essendomi sentita attratta in precedenza dalla celeberrima saga delle sette sorelle, il suo stile pulito e la sua abilità nel trasportare il lettore nella storia hanno fatto nascere in me la curiosità di avvicinarmi a quella che finora avevo un po' snobbato, ritenendola forse troppo semplicisticamente "letteratura rosa".
I romanzi della Riley sembrano essere la dimostrazione che una storia ben raccontata può risultare gradevolissima anche quando si attiene a quelli che sono ritenuti dei "cliché" e non cerca di forzare o ridefinire con ardite trasgressioni i canoni letterari consolidati.
(Tatiana Vanini)

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