Genere: Fantasy

Trama:
Anno 5000 dall'abbandono degli Dei. Amaria è un mondo creato da loro, mondo nel quale la guerra dei draghi ha stravolto completamente gli equilibri di un tempo. Nani ed orchi si sono estinti, e le uniche razze rimaste sono elfi, umani e mezzuomini. Un nemico è nato negli ultimi 40 anni, l'Impero di Drakas. Esso sta cercando di invadere tutti gli altri paesi per sottometterli, e convertirli tutti all'unica religione da loro praticata: la religione del Dio Drago Imperatore.

Recensione:
Un libro fantasy che ha preso vita da una campagna di D&D (Dungeons end Dragons), che l'autrice ha giocato con un gruppo di amici.
"Cronache di Amaria La battaglia di Rhodheim", accoglie il lettore con le mappe dei luoghi teatro delle vicende e la presentazione dei personaggi principali. I protagonisti si mostrano tramite disegni che colpiscono subito per la loro bellezza ed eleganza e ben predispongono alla lettura.
Come ogni giocatore di ruolo ben sa, all'inizio di ogni nuova partita, è importante conoscere gli aspetti fondamentali del luogo nel quale si agirà, con cenni storici che hanno fatto maturare la situazione del momento. E' in questa prima parte introduttiva che facciamo conoscenza con la scrittura dell'autrice, trovandola bella, scorrevole, affatto prolissa e confortevole.
Le prime pagine del romanzo vertono sulla descrizione dei soggetti principali, che è sia fisica, sia del retroterra del personaggio. Sono parti ben innestate nella narrazione, tipiche del gioco di ruolo e connaturate ad un approccio classico del fantasy: un canone bello, che assurge a regola imprescindibile del genere, che gli appassionati apprezzano.
Il lettore entra in modo graduale nella narrazione, ma senza provare noia e trovandosi ben presto a contatto con i riferimenti della produzione letteraria lovecraftiana e azioni che accendono l'interesse e la curiosità.
Altri riferimenti al mondo del fantastico dei videogiochi saranno sfide divertenti per chi volesse capire a cosa si riferiscono. Trovare qualcosa di conosciuto in un contesto nuovo dà una bella sensazione di famigliarità e innovazione.
La narrazione di questo primo episodio, che si intende parte di una saga, è per forza di cose narrativo/introduttiva, ma l'autrice con maniera gestisce la costruzione al meglio, mettendo sorprese, tensione, azione e pure amore. La lettura avanza facendosi sempre più appassionante, aiutata da come i personaggi sono e si dimostrano: hanno caratteri e indoli che si svelano, profondità e tridimensionalità che permettono al lettore di entrare in sintonia con loro. Introspettivi il giusto, pronti ad agire per portare a compimento i rispettivi scopi. Si formeranno alleanze improbabili, ma che si dimostreranno vincenti, ci saranno gruppi più o meno grandi e anche chi agirà più in solitaria. Il bello del romanzo è che le figure coinvolte non lavorano tutte insieme alla realizzazione di un solo scopo, ma si trovano su fronti opposti, regalando all'avventura una totalità di scorci accattivanti.
"Cronache di Amaria La battaglia di Rhodheim" è un romanzo nel quale si sta bene, e si parteggia per una o per l'altra parte in causa. Davvero avventuroso, si comprende quanto possa essere stato divertente vivere la storia giocandola, con i dadi che rotolano e le decisioni che possono cambiare tutto. Accattivante viverlo da lettore e basta, intrigante pensare quali decisioni avremmo preso noi nel caso fossimo stati i giocatori.
Tanto viene fatto in questo primo capitolo della serie, moltissimo si evince ancora da affrontare, di certo c'è che Luisa Laudonio cattura la nostra attenzione e ci lascia con la voglia di sapere di più, di continuare a scoprire, combattere, rivelare!
Un libro da vivere, una saga da seguire.
(Tatiana Vanini)

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