Genere: Narrativa

Trama:
Rosamaria Cecere, lascia Milano, un lavoro da manager e un fidanzato industriale e fa ritorno in Sicilia dove a contatto con la sua terra, con tutto ciò che ha rappresentato la sua esistenza, ritrova sé stessa. Ritrova Tommaso, suo nascosto amore, ritrova Adriana, la sua sorellina ma trova anche la mafia, la violenza, il dolore. "Catammari catammari verrà il tempo del raccolto" ma il percorso che si staglia è difficile e doloroso. Adriana una sera le confessa una terribile realtà: Gianni, il suo fidanzato accanito giocatore, l'ha costretta a prostituirsi. Rosamaria, è completamente assorbita dalla imminente inaugurazione dell'azienda paterna e pur scioccata dalla rivelazione non riesce a comprendere la gravità del momento. Quando Adriana tragicamente si toglie la vita, si sente sopraffatta dall'angoscia e dai sensi di colpa, decide così di vendicarla ingaggiando una lotta alle famiglie a cui fa capo Gianni. La risposta non si fa attendere e sarà impressa con il ferro e il fuoco. Pagherà un prezzo altissimo diventando un personaggio pubblico impegnato nella lotta alla mafia e a protezione delle donne.

Recensione:
Un libro potente, uno scritto prezioso per un cammino difficile, che passo passo cambia le prospettive e le vite, le fa maturare, cambiare.
"Catàmmari catàmmari" significa giorno per giorno, e questo detto siciliano, unito a "nel fondo del pozzo", è un titolo perfetto che descrive il cuore dell'opera, lo consegna al lettore lasciando poi ai capitoli il compito di narrare una storia che incatena.
La scrittura di Angela Rosauro è davvero personale, riesce a far vibrare i personaggi con il lettore, in uno scambio vicendevole che provoca una caduta totale nella trama.
Scorrevole, chiara anche nelle espressioni dialettali che risultano comunque comprensibili e, dove così non fosse, le note le rendono in italiano.
Trovo bellissima questa scelta di unire cadenze e frasi in siciliano, perché fanno parte del contesto e lo rendono tridimensionale, ancora più concreto. Danno un sapore di veracità e genuinità apprezzabile. E' rispetto per la terra e per le radici.
Ben creati i personaggi, pagina dopo pagina ne comprendiamo i caratteri e le indoli. Su tutti, a ragione, spicca la protagonista, Rosamaria, con la sua complessità, il suo essere in un modo all'inizio dell'opera e il suo cambiare.
Incerta su chi è e su quale sia il suo posto nella vita, muta, si trasforma e, non a caso, questo accade quando torna a casa, in quella Sicilia che non vedeva l'ora di abbandonare e che poi il dovere la obbliga a rivivere. Deve immergersi nella storia della sua famiglia, raggiungere il fondo del pozzo dal quale poi riemergere diversa, più consapevole e solida.
"Catàmmari catàmmari" ha una partenza curiosa: un'intervista verso una donna che è un mito ed un esempio per molti; una donna che si considera semplicemente una persona, che si giudica con quella che appare al lettore, una durezza eccessiva. Da qui parte una narrazione volta al passato, agli eventi fondamentali che l'hanno travolta.
Tanti sapori in questo libro, potrebbe apparire un romanzo di formazione, un manifesto di lotta alla mafia, ma alla fine è la storia di una donna, forte e concreta, ma anche con tante fragilità, che deve venire a patto coi suoi demoni, a tratti insicura e non scevra da cadute ed errori.
C'è tragedia e dolore, violenza e lotta in questo scritto, emozioni che prendono alla stomaco, stringono il cuore e fanno riflettere. Assorbiamo la storia interiore di Rosamaria e quella che è alla luce del sole, esposta. Ne viviamo i dilemmi, la vendetta come la volontà di giustizia, due sentimenti che appaiono l'uno l'opposto dell'altro, eppure spesso si confondono e si scambiano di ruolo.
Dinamico, il romanzo ha un ritmo in crescita, che passa dalla relativa tranquillità dell'inizio ad un innalzamento del pathos, per una lettura appassionante e profonda.
"Catàmmari catàmmari nel fondo del pozzo" un libro di impatto, una narrazione profonda per riflettere e, magari, trovare la forza di cambiare.
(Tatiana Vanini)

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