Genere: Narrativa

Trama:
Agape L'amore inteso nel modo più universale, di cui facciamo parte. L'amore per noi, per gli altri, per un completamento di una storia che si chiama vita. Il nuovo libro ripercorre la storia di Marta e Miriam protagoniste del precedente romanzo "Due Donne - Un Unico Cielo" lasciato aperto in finale come una fiction Le due amiche hanno ancora tanta strada da fare, da dire e da dare. Con un'impronta particolare che è quella dell'amore.
Il trascorrere della vita che nonostante i vari inciampi, val sempre la pena di essere vissuta.

Recensione:
"Agape. La storia continua" è il completamento di "Due donne. Un unico cielo".
Letto da solo risulta comprensibile e piacevole, di certo per chi ha cortezza di cosa è accaduto prima sarà diverso, un riscatto, una pace lottata e ricevuta, un periodo che è maturato dopo il passato vissuto.
Liliana Lo Vecchio ha una scrittura delicata, morbida come una carezza, molto descrittiva nel raccontare luoghi, incontri, pietanze; più superficiale nella descrizione fisica dei personaggi.
La trama non è solo rispettosa del titolo, continuando un qualcosa che è già stato raccontato, mostrandone gli sviluppi, ma è anche molto chiara nel messaggio che trasmette. In "Agape" si celebra la vita, gli incontri e l'amore che parte da uno per estendersi agli altri, in un ciclo virtuoso e universale.
Marta e Miriam sono protagoniste che si avvicendano nel ruolo delle narratrici, affidando a volte il compito di raccontare ad Andrea, la figlia di Marta. Veniamo così a confrontarci con una storia che si snoda in prima persona e nella quale il tempo è un presente fluido. Ci sono le azioni che si svolgono al momento, non mancano rimandi al passato che si ricollegano al libro precedente e troviamo anche accenni, notizie su quello che accadrà in un futuro prossimo o più lontano, in una serie di preparazioni a ciò che verrà. E' un modo particolare di impostare la narrazione, molto personale. All'inizio un po' destabilizza, ma in breve ci si abitua lasciandosi guidare dalle parole.
"Agape" è una lettura balsamica, dove si potrebbe sentire la mancanza di colpi di scena, di sorprese. Porta via, è breve, si mostra un po' ripetitivo nei viaggi, nelle descrizioni dei cibi, mostrando qualche guizzo negli incontri. Narra una parte della vita, dove in fondo c'è quotidianità o esperienze che si ripetono con poche differenze, per raccontare la bellezza, la dolcezza, quello che di buono ci può essere e si può prendere, apprezzare e abbracciare.
E' una lettura per tutti.
(Tatiana Vanini)

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