Genere: Narrativa

Trama:
Aaron è un ragazzo di 21 anni con un grande talento per la pittura nato e cresciuto a Parigi, città in cui vive con la madre Ginevra. Separato dal padre all'età di due anni, Aaron, ormai grande, sente il bisogno di conoscere suo padre; la madre, tuttavia, farà di tutto per fargli cambiare idea e lo convincerà ad affidarsi a uno psicologo per risolvere i suoi conflitti interiori. A dare una svolta alla vita di Aaron sarà Sophie, una ragazza che riuscirà lentamente a far breccia nel suo cuore e a sciogliere la corazza che indossa. Quando riapparirà suo padre, la vita di Aaron però si complica portando un importante cambiamento nella sua vita... Aaron. "Nato nel buio" è un romanzo a cui l'autore ha voluto affidare parte dei suoi ricordi e del suo vissuto, una storia in cui riusciranno a immedesimarsi tutte quelle persone che riescono a fare rumore pur rimanendo in silenzio.

Recensione:
Un romanzo di narrativa forte, struggente, riflessivo eppure aperto alla vita e al mondo, con una profondità reale. "Aaron. Nato nel buio" è un'opera che parla sia al mondo dei ragazzi che a quello degli adulti, per un'esperienza letteraria immersiva.
Anthony Incarbone ha una scrittura fluida, corretta e coinvolgente.
Il punto forte del libro, motore trascinate della trama, sono i personaggi: inquieti, tridimensionali, si fanno conoscere dal lettore passo dopo passo, rendendo manifeste le loro fragilità, i dolori e le esperienze che li hanno portati a ciò che sono ora, senza dimenticare di dare risalto alle potenzialità che potranno migliorarli.
"Aaron. Nato nel buio" è un percorso, un cammino per uscire dal buio, trovare il coraggio di affacciarsi alla luce e vivere finalmente nel pieno delle proprie possibilità.
Aaron, il protagonista, è un ragazzo con tanta rabbia dentro, un'ira che lo porta ad attuare comportamenti pericolosi, che potrebbero avviarlo sulla strada delle distruzione. Attraverso lui ci addentriamo in temi importanti: le famiglie disfunzionali dove c'è violenza, i segreti taciuti per protezione che in realtà divengono piaghe che non guariscono, perché non spurgano, il timore che il figlio tanto amato assomigli troppo a quel compagno negativo.
Si comincia dal rapporto di lui con la madre per poi ampliarsi e coinvolgere Sophie, elemento femminile importante, anche lei con i suoi dolori. Sophie ha alle spalle un clima più positivo, ma un grande lutto e la sua diffidenza verso i ragazzi, rischiano di chiudere alle novità una giovane con tutto il futuro davanti. L'incontro tra Aaron e Sophie sarà il destino che scompagina le carte, un imprevisto sul percorso che si rivela una circostanza positiva, emblema che se da soli ci possiamo perdere, con le giuste persone accanto possiamo diventare l'espressione migliore di noi stessi.
Ci si emoziona a seguire le pagine del romanzo, Incarbone risveglia i sentimenti del lettore e lo coinvolge empaticamente, rendendo manifesto e chiaro il sentire dei suoi personaggi. Li comprendiamo prima ancora che loro stessi si comprendano, istintivamente li abbracciamo e tifiamo per loro.
La trama si svolge tra alti e bassi, incomprensioni e la forza del dialogo per appianarle, sorprese sconvolgenti che rischiano di travolgere tutto come tsunami impazziti. Ragazzi e genitori, che vivono insieme, si scontrano, si incontrano e l'amore che è un motore potente in ogni senso: può essere zavorra, oppure ali che sollevano.
"Aaron. Nato nel buio" ci racconta di scelte, del coraggio di guardarsi dentro, fidarsi, ed affidarsi alle persone meritevoli. Spiega la rabbia e la doma, con coraggio e un po' di incoscienza, perché ogni scelta comporta un certo grado di rischio, il segreto è capire su cosa puntare e cosa si deve allontanare.
Un libro di dolore con un messaggio positivo, di evoluzione. Un romanzo da scoprire.
(Tatiana Vanini)

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