Casa Editrice: Esperidi - 200 pagine
Formati disponibili: cartaceo
Genere: Amore e sentimenti
Trama:
Elena e Sergio si incontrano in una mattina di fine estate su una spiaggia del Salento. Lei è una giovane e brillante dottoressa, specializzata in cardiochirurgia e con una spiccata sensibilità per i bambini più fragili, coloro che non vorremmo mai vedere malati o sofferenti. Lui è un fotoreporter sempre in giro per il mondo, alla ricerca di immagini capaci di raccontare storie importanti e trasmettere emozioni. I due si innamorano a prima vista e capiscono di non poter fare a meno l'uno dell'altra; ma la realtà presenta presto il conto. Mentre Elena torna in sala operatoria per migliorare le sue tecniche chirurgiche, Sergio parte per un reportage fotografico in Africa, dove la povertà è una condizione diffusa. Le loro strade si allontanano sempre di più fino a prendere direzioni opposte, ma un evento improvviso irrompe prepotentemente e i loro destini si incrociano nuovamente scrivendo una nuova storia.
Recensione:
Un romanzo intenso, avvolgente: "A chi ancora sa guardare le stelle" è un crogiolo di emozioni e insegnamenti così importanti e semplici che, a volte, abbiamo bisogno di qualcuno che ce li ricordi. Giuseppe Ponzi svolge questo compito meravigliosamente.
La scrittura è fluida e immediata. Immergersi nella pagine è naturale, confortevole. Sembra di sciogliersi in un caldo abbraccio rassicurante e siamo pronti per perderci nella storia che ci verrà raccontata.
I personaggi sono resi con profondità e realismo. Mentre i protagonisti si conoscono, nel primo incontro che ha il sapore del destino e delle promesse, anche il lettore riesce a figurarseli, scoprendoli belli, perché belle ci appaiono le loro anime, appassionati del loro lavoro e della vita, figure positive che è piacevole seguire e nelle quali ci si rispecchia.
Nella primissima impressione, "A chi ancora sa guardare le stelle", appare come un romanzo d'amore e in parte lo è, ma non solo. Chi leggerà la prefazione sarà avvertito, perché nella prima riga troverà: "è una storia non d'amore, ma sull'amore".
Sembra una mera questione di semantica e invece no: c'è una grande differenza e la narrazione lo dimostrerà.
La trama è ricca di descrizioni suggestive, belle e di impatto che ci fanno vivere i luoghi, gli incontri e le azioni. Il romanzo diviene così concreto, reale, permettendo di vivere le emozioni intensamente, pienamente coinvolti a livello empatico.
C'è un amore che nasce, ma non si ferma ai due protagonisti, perché si apre, espandendosi agli altri, mostrando comprensione, voglia di capire e cambiare le cose, portando un aiuto concreto, facendo il possibile.
Nei capitoli incontriamo l'Africa, il Sudan in particolare, con le bellezze e le miserie. La scuola contrapposta al bisogno di lavorare per avere cibo e acqua, i guerriglieri che seminano morte e pericolo, tocchiamo con mano la difficoltà di accedere alle cure necessarie.
Quest'opera in certe parti fa male, perché spezza l'illusione di un benessere comune, ci costringe a uscire dal nostro orticello, misurandoci con il malessere che, anche se è di uno, è di tutto il mondo.
Per fortuna esistono delle realtà che cercano di porre rimedio. Nel romanzo incontriamo EMERGENCY e ci rendiamo conto che, ogni organizzazione e fatta in primo luogo di persone e qui, nella storia, scopriamo persone che amano in maniera circolare, non egoistica o chiusa nella coppia. "A chi ancora sa guardare le stelle" è un libro che trasmette una grande positività, unita a insegnamenti ed esempi importanti. Il messaggio filtra con naturalezza seguendo la penna consapevole di Giuseppe Ponzi.
Uno scritto adatto a tutti, soprattutto a coloro che sanno ancora guardare le stelle.
(Tatiana Vanini)
Citazioni da questo libro:
Ci sono momenti in cui in un attimo la nostra vita cambia direzione e diventiamo custodi del destino di un'altra persona.
Per essere utili agli altri non serve essere persone eccezionali. Basta saper fare qualcosa e farla bene.