Trama:
Mentre Venezia continua a registrare un inesorabile calo dei residenti, scopriamo che ci sono persone che di Venezia non possono fare a meno. Chi per destino, chi per lavoro, chi per amore, ecco i "veneziani per scelta", arrivati da tutto il mondo e incapaci di lasciarla, al punto da eleggerla loro dimora. Veneziani d'altrove, ma più veneziani di molti altri che sembrano non preoccuparsi troppo delle sorti della loro città.
Diciotto interviste a professionisti ed esponenti della cultura ci svelano il perché di questa passione smisurata per Venezia nella quale trovano spazio anche critiche e giudizi severi. Diciotto racconti-ritratti di come, quando e perché la laguna è entrata nella loro vita mutandone il corso e segnando un altro passo. Come disse Peggy Guggenheim "Vivere a Venezia, o semplicemente visitarla, significa innamorarsene e nel cuore non resta più posto per altro".
Commento: Venezia non è più la stessa. Non è quella dei tuoi ricordi, quella della tua infanzia. Ormai è diventata un'altra cosa. E' diventata una città invivibile. Invivibile per chi ci deve vivere, intendo. E' un baraccone. Un supermercato della storia. Una trappola per turisti.
Da un dialogo fra una veneziana per nascita ed una veneziana per scelta parte la riflessione di Caterina Falomo e Manuela Pivato, che costituisce la terza tappa di un percorso culturale iniziato con "Quando c'erano i veneziani, racconti della città e della laguna" pubblicato nel 2010 e "I nuovi veneziani, racconti, visioni, passioni e speranze" uscito nel 2011.
Venezia vista con gli occhi di chi ha scelto di abitarvi, per lavoro, per destino o semplicemente per amore: uno sguardo particolare su una città che ammalia sin da subito chi ci si reca anche solo per qualche giorno; location e allo stesso tempo protagonista indiscussa di film famosi, da "Tutti dicono I love you" di Woody Allen a "Pane e tulipani" di Silvio Soldini o "Tempo d'estate" del 1955, con Katharine Hepburn e Rossano Brazzi, che è una vera e propria esaltazione della mappa turistica veneziana.
Venezia raccontata da alcuni personaggi conosciuti, professionisti e artisti, che hanno eletto questa straordinaria città - e i loro abitanti - a dimora ideale.
Lo stilista Pierre Cardin, l'uomo che ha inventato il bubble dress e che ha pensato per il futuro della laguna il Palais Lumière, una torre di luce alta sessanta piani destinata a garantirgli l'immortalità e a modificare per sempre lo skyline della laguna rilanciando il destino post industriale di Porto Marghera; l'attrice Ottavia Piccolo, socia dell'Ateneo Veneto e innamoratasi di Venezia dopo una breve vacanza al Lido nel lontano 1976; lo scrittore Andrea di Robilant, che deve la sua decisione di vivere in una piccola casa con giardino alla Giudecca al ritrovamento di lettere d'amore criptate risalenti ad un antico amore clandestino; Philippe Starck, architetto e designer di fama mondiale che tra i colori e le voci di Burano ha comprato casa ben venticinque anni fa; Gino Strada, il cui nome fa rima con Emergency, che nel 2006 ha deciso di trasferirsi nel popolare sestiere di Cannaregio, quattro finestre affacciate sul rio della Misericordia.
Ognuna di queste diciotto interviste-racconti trasuda dell'amore e della passione per una città che ti entra sotto pelle, che offre sempre qualche incontro inaspettato; una città che invita continuamente al confronto con le proprie ombre, quindi alla solitudine, e al rispetto dello spazio altrui. Venezia impone ritmi più lenti, è uno stimolo visivo ed estetico continuo che fa bene a coloro che stanno insieme e tutti i problemi di cui molti veneziani si lamentano - prima fra tutti l'invasione di turisti che invadono tutto, come le cavallette, occupano ogni spazio, devastano, sporcano o le politiche della città che non favoriscono la residenza pendolare, o ancora la pulizia di calli e canali che lascia molto a desiderare - non sminuiscono il fascino della città lagunare.
Non mancano le critiche in queste lunghe riflessioni da veneziani "per scelta", ma quello che emerge con maggiore potenza è la passione smisurata per questa singolare città, un amore che preme, che sussurra, che non sa stare fermo.
Una guida non convenzionale alla città, per conoscerla meglio e per innamorarsene perdutamente, come i protagonisti di queste interviste.
(Raffaella Galluzzi)
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