Trama:
In una Trieste disincantata, durante le feste natalizie, si svolge la delicata storia d'amore tra Giovanni, trombettista del teatro cittadino, e la bella e giovane Silvia, collega violinista originaria di Varsavia.
La paura dell'ormai cinquantenne ad abbandonarsi all'amore, lo porterà ad una riflessione interiore tra passato e un incerto futuro.
L'incontro con la non vedente Anna, il 31 dicembre, darà una svolta alla sua vita. Dietro l'angolo però, una temibile insidia, potrebbe distruggere la sua ritrovata felicità.
Commento:
Passando dalla poesia di I peschi in fiore al romanzo d'amore, G. Micheli ci regala una storia delicata e decisamente attuale, parlandoci della paura che spesso si prova a lasciarsi andare, quando si hanno già dei fallimenti alle spalle.
Giovanni è un uomo dolce, introspettivo e disponibile verso amici e colleghi. Il suo atteggiamento cambia quando deve rapportarsi con Silvia, che desidera da lui qualcosa di più. La voglia di un nuovo amore cozza con i timori che lo inibiscono, portandolo a reprimere le emozioni che la ragazza suscita in lui.
La trama in sé può non apparire originalissima, eppure Micheli riesce a coinvolgere il lettore con una narrazione fluida che, nonostante qualche refuso, cattura l'attenzione, forse perché parla di un argomento caro a tutti, analizzando con semplicità i tormenti, le titubanze e tutte le emozioni che l'amore provoca.
Molto belle le descrizioni ed i richiami che l'autore fa di Trieste, con le sue strade ed i locali, le piazze ed i monumenti. E' facile percepire l'amore per la città, cui aveva dedicato dei versi anche nella silloge poetica. Piacevole ed indovinata anche la figura di Anna che, proprio lei non vedente, insegnerà invece a Giovanni a vedere, vedere nel suo cuore, vedere il mondo con occhi nuovi. Un vuoto incolmabile è, nel complesso, un bel romanzo d'amore, che fa riflettere su quanto possano essere deleterie e condizionanti le nostre paure ma che, infine, si chiude con un messaggio di speranza.
(Maria Guidi)