Trama:
Alice, che vive e lavora all'estero già da qualche anno, telefona alla madre in Romania: vuole essere sicura che voti "bene", ovvero che non voti gli ex-comunisti. Ma a sorpresa Emilia, che ha vissuto gran parte della vita sotto il regime di Ceausescu, non è molto convinta che il presente sia davvero meglio del passato, e scopre di essere molto più comunista di quanto credeva. Come è possibile rimpiangere quegli anni di totalitarismo?
Commento:
La caduta del regime di Ceausescu è stata positiva per il popolo rumeno? La situazione economica e sociale dei cittadini è migliorata rispetto ai tempi del comunismo?
Questi gli interrogativi alla base del romanzo di Dan Lungu Sono una vecchia comunista, che avrebbero potuto rappresentare lo spunto per un saggio di argomento politico, ma fin dal titolo è invece evidente come tali problematiche vengano affrontate con leggerezza ed ironia, descrivendo i punti di vista dei vari personaggi senza prese di posizione ideologiche.
Appare così comprensibile la nostalgia di Emilia, la protagonista, per i tempi in cui lavorava in fabbrica, per i compagni di lavoro, per la vita modesta ma dignitosa, mentre non meno condivisibile è l'entusiasmo della figlia Alice, che vive in Canada, dove si è sposata ed ormai abituata allo stile di vita occidentale.
Nei 29 brevi capitoli in cui è suddiviso il libro sono raccolti molti episodi divertenti, altri ricchi di tenerezza e affetto nei confronti di familiari ed amici e non mancano alcune irresistibili storielle sul vecchio regime, narrate in fabbrica da zio Mitu, collega di Emilia.
Molto piacevole in definitiva, un romanzo di cui consigliare la lettura grazie al linguaggio semplice e allo stile brillante dell'autore, nonché all'originalità dei contenuti.
(A.S.R.)
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