Trama:
In un pomeriggio piovoso, dall'alto di una ripida scogliera, un uomo e una donna si incontrano casualmente, salvando in modo rocambolesco e reciproco le loro esistenze. E' l'inizio di una storia d'amore, nella quale lei si rivelerà una donna fuori dal comune, capace di analizzare la vita e le difficili relazioni di lui con le persone con cui vive. Lui invece si scoprirà d'improvviso poeta, colpito nel profondo dalla grande bellezza, sensibilità e intelligenza della donna. L'autore utilizza lo schema innovativo del libro d'esordio, "Carlo-Ahmed, di padre progressista", una narrazione romanzata ma dai forti contenuti saggistici, e con elementi di poesia. Questa volta il tema dell'opera non è la religione e la politica, ma l'amore e i rapporti umani nelle loro diverse forme, nel contesto familiare e al di fuori di questo. Quindi romanzo, saggio e poesia che convivono nello stesso testo, una convivenza che nulla toglie alle rispettive forme narrative, anzi le esalta.
Commento:
La particolarità di questo romanzo sta nella sua stesura, in quello stile che rispecchia la personalità dell'autore e che non si inquadra in una sola branca dell'arte, bensì in tre: egli stesso, infatti, si descrive come scrittore, poeta e pittore. Nel libro Gonnesino alterna parti di poesia e saggistica al racconto.
Il tema principale è il rapporto umano e la sua complessità. Il protagonista maschile del romanzo, Alberto, si trova a valutare e rivalutare il suo matrimonio ed a paragonarlo con quello dei suoi genitori.
Il parallelo è poco funzionale, poiché si trastta di osservare lo stesso istituto - quelo del matrimoniio, appunto - ma in due periodi storici e socio culturali diversi.
In tempi passati si cercava di mantenere i legami anche qualora fossero rotti o incrinati, mentre al giorno d'oggi è tutto più semplice da un lato, ma meno significativo dall'altro.
La possibilità di recidere il matrimonio lo rende tanto importante quanto trascurabile, rimandando tutto, dunque, a quelli che sono i valori propri delle persone coinvolte.
Forse per via dello stile e della tematica, i personaggi risultano tirati all'estremo, così come le loro situazioni contingenti sono abbastanza fuori dalle righe.
Il viaggio che il protagista fa è un viaggio di introspezione, di intima e personale ricerca di risposte. L'avventura parte dall'inconto di Alberto con Kristina, una donna letteralmente sull'orlo di un precipizio, per la quale lui scopre un dirompente amore, che lo scuote dal torpore dell'abitudine. "Dicono che gli starnuti sono contagiosi. Contagiosi come i suicidi..." (Chiara Iacucci)
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