Trama:
Vi siete mai chiesti cosa vedete realmente quando guardate i telegiornali? Vi siete mai chiesti quale verità raccontano? O meglio ancora: vi siete mai chiesti se raccontano la verità? L'epoca moderna è caratterizzata da un'enorme circolazione di notizie e informazioni che veicolano un'altrettanto notevole mole di conoscenze potenzialmente rivolte a chiunque; un numero elevatissimo di persone sono continuamente bombardate dai messaggi più diversi, dei quali spesso non possono valutare l'attendibilità ma che tuttavia esercitano potenti influssi sul vissuto di ognuno di loro. Paradossalmente, la facilità con la quale circolano le informazioni non le ha rese per questo più trasparenti; anzi, manovrate come sono "dall'alto", esse rappresentano un efficacissimo mezzo di manipolazione collettiva. Con una sola espressione: degenerazione culturale.
Commento:
Uno sguardo disincantato sull'età contemporanea, regno di quelli che Andrea Tripepi chiama i degeneratori culturali: i telegiornali italiani, triste rituale serale nella casa della maggior parte dei nostri concittadini. Telegiornali che al fine di non far capire i loro messaggi a livello conscio e al fine, quindi, di effettuare la migliore operazione Alzheimer possibile, devono: stimolare l'attenzione del telespettatore con "notizie esca" ben pepate, omettere notizie che possono riguardare gli stessi (altrimenti si potrebbero svegliare dal trance mediatico...) e, soprattutto per quanto riguarda la politica, non far capire ai telespettatori qual è il soggetto del servizio.
Con uno stile tagliente, ironico e con un riso spesso amaro, l'autore denuncia lo strapotere che ha oggi chi controlla i media e la comunicazione in generale, colpevole di non cercare di istruire, ma piuttosto intento a disinformare, a distruggere le capacità intellettive, nell'intenzione di livellare, naturalmente verso il basso, la cultura e la capacità critica dell'italiano medio. Ed è così che si concentra l'attenzione sulla xenofobia, sui cosiddetti mostri che abitano quotidianamente le pagine di cronaca nera - e che il cittadino comune segue ormai con una sorta di morbosità - sul gossip e sui servizi di cucina, dimenticando volutamente i veri problemi che ci affliggono da anni: le malattie, la denutrizione, l'analfabetismo (che riguarda, ahimè, anche una fetta importante di italiani), le violenze e le torture su milioni di persone, la povertà.
Queste notizie, come tutte quelle che realmente ci riguardano da vicino, vengono volutamente omesse mentre veniamo bombardati da talmente tanti altri messaggi che i nostri cervelli finiranno per essere lobotomizzati, incapaci di reagire e di distinguere la verità dalla menzogna. Proprio come gli zombie di Haiti, che perdevano la loro volontà e le loro capacità intellettive e venivano usati come schiavi nelle piantagioni di proprietari terrieri senza scrupoli.
Andrea Tripepi non risparmia nessuno, da Berlusconi a Napolitano, passando per la religione cattolica, che ci impone il suo stile di vita fatto di esaltazione della sofferenza e denigrazione della morte dignitosa. L'unica salvezza, avverte l'autore, può essere liberarci dal giogo dei media, senza rimanere passivi di fronte a qualsiasi notizia, ma cercando di conoscere sempre più per poterci fare un'idea nostra e non prontamente confezionata dal giornalista di turno. A voi la scelta!
(Raffaella Galluzzi)
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