Genere: Narrativa
Trama:
Luca, teenager milanese all'ultimo anno di liceo, in una gelida giornata di fine anni Ottanta decide di saltare scuola per andare in centro a vedere Mikhail Gorbaciov, il leader sovietico in visita in quei giorni in Italia.
Giunta sera, Luca riesce a salire sull'ultimo metrò per tornare a casa, ma il convoglio subisce un guasto improvviso e tutti i passeggeri sono obbligati a scendere. Inizierà così per Luca un viaggio allucinante nella notte milanese, tra risse di ubriachi, sedicenti vip, prostitute, travestiti e magnaccia, e il suono secco di uno sparo che squarcia il silenzio delle tenebre.
Con l'arrivo dell'alba la sua odissea avrà finalmente un termine, o sarà invece solo l'inizio di un nuovo incubo?
Commento:
Un titolo in unica parola che, da solo, riesce a dare il senso ed il ritmo di tutto il romanzo: una storia veloce, in cui gli eventi si susseguono senza sosta e le vicende si accavallano una sull'altra, senza dare un attimo di tregua al protagonista né al lettore!
Nottesenzafine ricorda un po' alcuni famosi film americani, in cui tutte le vicende si concentrano nell'arco di un'unica notte, che sembra - come da titolo - non avere fine e non giungere mai al mattino. Eppure, nonostante le mille avventure vissute in poche ore, nonostante la suspense e le continue emozioni, l'alba prima o poi arriva. Segnerà la fine di una serata da incubo o sarà solo l'inizio di un incubo nuovo e diverso?
Malavasi trascina il suo protagonista, il giovane Luca, in giro per la notte milanese, presentando al lettore il ritratto, crudo ma realista, della vita notturna di una metropoli. Tra un giro in discoteca e una corsa dietro all'ultimo pullman ancora in servizio, tra l'incontro con una misteriosa ragazza e quello con un travestito, Luca andrà incontro al suo destino e ad un nuovo giorno, ma riuscirà, insieme ai suoi lettori, ad avere una risposta agli interrogativi rimasti in sospeso?
Sullo sfondo di una città in movimento a qualunque ora del giorno e della notte, Malavasi ci regala un affresco degli anni 80, che hanno decisamente lasciato un segno in chi li ha vissuti. Con questo breve romanzo l'autore avvince piacevolmente, grazie ad uno stile fluido ed una storia piena di ritmo. Piacevolissimo.
(Maria Guidi)
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