Trama:
Un padre dimentica il figlio in auto durante un'afosa giornata estiva, provocandone la morte. E' possibile per dei genitori superare un dramma del genere, andare avanti nella propria vita come se nulla fosse accaduto? Superare un evento tanto devastante senza addebitarsi vicendevolmente la responsabilità dell'accaduto? Di chi è la colpa?
Probabilmente è del tutto inutile andare alla ricerca del colpevole, perché ognuno deve fare comunque i conti con la propria coscienza. E' stata forse colpa del destino, come sostiene il suo compagno di cella in carcere? Probabilmente sì, ma forse non solo di quello. La verità verrà a galla soltanto nelle ultime pagine di questo bel racconto che scava nei meandri dell'animo umano e analizza in profondità le dinamiche di una famiglia e di un rapporto di coppia.
Commento:
Non è semplice cercare di fare una recensione obiettiva di questo libro, poiché di gran lunga superiore alle aspettative, tanto da risultare spiazzante. Dalla prima all'ultima parola trattiene a forza il lettore insinuando nella sua mente un "e poi?" che non permette di interrompere la lettura.
Chi dovesse cominciare a leggere, sarà costretto a finire: non si tratta di qualcosa che si possa iniziare per poi continuare a tratti, quando si vuole. In questo si è aiutati dalla sua scorrevolezza e brevità, in centocinquanta pagine il romanzo regala, infatti, molto più di quanto non facciano libri tanto più ricchi di questo.
La capacità descrittiva dell'autrice è minuziosa; la sua precisione rende gli stati d'animo e le emozioni dei personaggi reali al punto da suscitare una partecipazione che, con lo scorrere delle pagine, diventa immedesimazione totale, per sfociare nell'ansia.
La tragicità della vicenda narrata è resa ancora più sconvolgente dal fatto che sia plausibile in ogni suo punto. La trama regge bene, sorretta da una solida struttura che è pane quotidiano per chiunque. Ci si immerge in problemi di comunicazione, in lavori che assorbono fino ad alienare dalla realtà di ogni giorno, un tran tran che soffoca al punto di dimenticare anche il più giusto e doveroso dei gesti, come il prendersi cura delle persone che si amano.
Lorenzo, il protagonista, potrebbe essere chiunque e non solo un'astratta entità confinata nelle pagine di un racconto, potrebbe essere uno qualsiasi di noi, un uomo di carta che liberandosi dalle pagine diventa il nostro vicino di casa, un nostro amico, uno di noi, appunto.
Nel romanzo si sente la mano di una donna adulta, una scrittrice avviata e con una grande capacità di trasmettere emozioni.
Si tratta di una narrativa che probabilmente accompagna più un gusto puramente femminile ma, indipendentemente da ciò, Nell'abisso è un libro che assolutamente meria l'attenzione di chiunque se lo trovi tra le mani.
(Chiara Iacucci)
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