Trama:
Tante piccole sfumature di colori, suoni, profumi catapultano il lettore tra le strade di Buenos Aires, tra i suoi vicoli, i suoi palazzi, le piazze, i mercati, dove una miriade di personaggi, descritti con cura, raccontano ognuno una storia, esprimendo un loro punto di vista o una considerazione sulla vita. Così un barbone, un pescatore, una prostituta, un verduraio, una domestica, un raccoglitore di canna da zucchero, un cane, un cantante, un'infermiera, un ladro o addirittura una targa commemorativa riescono a farci respirare, anche solo per qualche attimo, l'atmosfera della grande metropoli sudamericana, con tutte le sue contraddizioni, il suo caos quotidiano, le sue mille sfaccettature. Sembra proprio di camminare per quelle vie, di incrociare gli sguardi di ognuno di loro e di leggere nei loro occhi soprattutto la profonda solitudine che li accomuna.
Commento:
Una raccolta di brevi racconti: istantanee di vita quotidiana, immagini rubate, profumi, suoni e colori della Buenos Aires moderna visti con gli occhi della gente comune, spesso degli emarginati.
Un capitano di un rimorchiatore in mezzo al mare riflette sul senso della vita e sulla morte, che irrompe di botto e ci lascia tutti sorpresi. Un cartonero, costretto a cercare nei quartieri bene di Buenos Aires carta, cartone e bottiglie da poter rivendere; molti figli e poco pane, ogni sera al ritorno alla sua baracca si chiede il perché di tanto dolore senza fine. Il verduraio di barrio Palermo osserva ogni mattina da dietro le vetrine del suo negozio la trasformazione che sta subendo la città: la speculazione edilizia che continua ad abbattere le vecchie case per costruire torri ipermoderne da decine di piani, mentre li vicino aumenta la povertà, la sporcizia e la paura. Un cane randagio, accasciato vicino alle casse di pesce del porto, zoppo per un calcio ricevuto da un giovane cattivo, riflette sulla miseria di una vita passata a seguire uomini perduti nei loro deliri, uomini fatti di scale, abissi interminabili.
Il quartiere povero de La Boca, dove intere famiglie si rifugiano sotto la tettoia del Banco Naciòn per sfuggire alla pioggia e intanto osservano i benestanti a passeggio. Un'infermiera, che lotta tutti i giorni per evitare il naufragio della vita, per evitare la morte. Una giovane prostituta che, con il corpo di uno sconosciuto addosso, recita l'Ave Maria per sentirsi meno infelice.
Immagini poetiche di una metropoli ricca di contraddizioni ed ingiustizie, un paese dove i cani dei ricchi stanno meglio dei figli dei poveri; un infernoparadiso, dove i colori, i suoni ed i profumi nascondono in realtà la profonda solitudine di ogni singolo individuo, rassegnato a vivere il resto dell'esistenza con la nostalgia di vite non conosciute, in eterna attesa, senza speranza di riscatto.
(Raffaella Galluzzi)
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