Trama:
Carlos Monzon, secondo nella storia dei pesi medi solo a Ray Sugar Robinson, è stato un campione straordinario. Forte, spietato, addirittura cattivo. Ha messo ko il mito di Nino Benvenuti, ha sconfitto Valdez, Griffith, Briscoe, Napoles, Bouttier. E' stato campione del mondo dal 1970 al 1977, quando si è ritirato. Ha boxato per Alain Delon, ha vissuto una veloce passione per Ursula Andress, è stato insidiato da Helmut Berger. Ha amato donne meravigliose. Ha sempre vissuto al massimo della velocità. Fino a quando non è stato ritenuto colpevole di omicidio.
Questo libro racconta la storia dei match più importanti, gli anni della giovinezza, quelli della maturità. Le difficoltà, la ricchezza, gli amori, la violenza. Ma narra anche di una misteriosa fidanzata, personaggio fondamentale nella realizzazione dell'intervista con Carlos nel carcere di Santa Fe. In queste pagine troverete l'Argentina di quegli anni, incontrerete il campione, leggerete il suo senso della vita e le parole d'amore per l'Italia. E scoprirete un finale segnato da un colpo di scena. Imprevisto e imprevedibile. Come lo è stata tutta l'esistenza di un uomo governato dalla furia lungo il cammino di una vita maledetta.
Commento:
Un nuovo volume sul pugilato, pubblicato da Absolutely Free ad opera di Dario Torromeo e Riccardo Romani, entrambi grandi appassionati ed esperti di boxe, è dedicato questa volta a Carlos Monzon, campione mondiale dei pesi medi dal 1970 al 1977.
Nella prima parte Dario Torromeo ripercorre, con la consueta puntualità, la vita e la carriera del grande pugile, dall'infanzia in una povera famiglia numerosa, fino ai trionfi e alle ricchezze dei grandi match; Riccardo Romani si sofferma invece sulle vicissitudini seguite alla fine della carriera sportiva, culminate nella tragedia della morte della compagna Alicia, per la quale il pugile fu accusato e condannato al carcere, fino alla tragica scomparsa in un incidente stradale a soli 52 anni.
Oltre alla cronaca degli incontri, Torromeo si sofferma nella descrizione dei personaggi a volte pittoreschi che gravitavano nell'ambiente pugilistico: manager, organizzatori, senza trascurare le tante bellezze femminili, fatalmente attratte dalla prorompente fisicità degli atleti.
Romani, seguendo le tracce di una misteriosa fidanzata italiana, ci racconta invece di come riuscì avventurosamente ad ottenere una esclusiva intervista al pugile, nel carcere argentino in cui era detenuto.
La lettura di questo libro sarà certamente molto interessante per chi ha soltanto sentito parlare di Monzon, pur senza mai averlo visto combattere, ma risulterà davvero avvincente per chi ha avuto l'opportunità di assistere agli storici mondiali (15, tutti vinti, di cui 10 prima del limite) del campione, ritiratosi imbattuto nel 1977.
(A.S.R.)