Trama:
La luna, le stelle anzi, le lucette, come le chiamava la voce, ora lontana ma chiara del ricordo, di un nonno che sapeva dove si trovavano i desideri e i sogni del mondo: sono proprio le luci del cielo notturno il filo che lega i personaggi di questa storia, presenze vive che da quaggiù sembrano immobili, indifferenti, e che invece accompagnano ogni passo, ogni momento della vita di Marco e di coloro che gli sono vicini - famiglia, amici, amori.
Commento:
Nel suo essere introspettivo, l'autore ci accompagna in un viaggio attraverso la sua vita, tratteggiata e raccontata in modo fosco e con tratti amari. Nelle sue parole l'amarezza, la voglia di cambiare e di lottare, la rabbia per le ingiustizie e il dolore ma anche il riscatto dell'amore e della vita e l'aver compreso infine, attraverso la morte, quanto siano un dono prezioso la vita e l'amore. Mille chilometri dalla luna è un romanzo sull'amicizia, sul vero sentimento che nasce dalla condivisione di un destino simile e comune, quello di crescere e diventare uomini nelle periferie degradate di una città sempre troppo impegnata.
Pochi i dialoghi, ma tantissimi gli spunti di riflessione, un monologo dove il lettore è chiamato ad essere ascoltatore e osservatore di una storia vissuta ai margini e ai limiti della legalità. Come l'autore, è facile vedersi ed immedesimarsi in quell'adolescenza degli anni novanta, scandita al ritmo del calendario lunare, fatta di sogni e di desideri, fatta di vittorie e sconfitte.
Molto ben scritto, ci si commuove a tratti per le parole toccanti dell'autore, anche se il linguaggio è quello duro della strada, quello che si impara vivendo in prima persona e non attraverso gli altri. E' un romanzo breve, ma il suo essere un racconto vero lo fa diventare un libro da prendere sul serio, da leggere e da assaporare.
(Daniela Grigetti)
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