Trama:
Una storia lunga secoli e secoli, iniziata in un tempo molto lontano quando il Regno di Andrè di Roccianera sta per essere distrutto dalla furia devastatrice di un esercito nemico guidato dal feroce Ondo, Signore delle Terre Fredde. Ultimo, un giovane contadino che cerca di raggiungere la Città Grigia, fortezza del suo Signore, e trova in un bosco un pezzo di legno dove è incisa una sconosciuta e misteriosa parola. Comincia così l'avventura che trasformerà Ultimo nel potente e immortale Mago Lowelly e il Regno di Andrè di Roccianera e dei suoi discendenti in un Regno felice, nascosto al mondo degli uomini e governato dalla Magia. Ma un giorno una bambina, che sta facendo volare il suo aquilone sulla spiaggia, vede nel cielo una strana nuvola con la forma di un drago. Il mondo sta cambiando, il Regno trema. Lowelly è il Guardiano del Regno, solo lui può comprendere quello che sta accadendo, solo lui può salvare quelle Terre dalla violenza di una guerra. Per farlo, deve andare incontro al mistero, al destino e all'amore.
Commento:
Ultimo è un ragazzo come tanti, molto legato a suo fratello, ma destinato a non rimanere nell'ombra per molto: il ritrovamento di uno strano oggetto di legno con incise delle parole misteriose muterà, infatti, il suo futuro. Ultimo diventerà così un grande mago, il mago Lowelly, imparando a utilizzare la magia a fianco del re Andrè. Un giorno, qualcosa di oscuro minaccerà le loro Terre, costringendolo a tornare indietro ad un tempo dimenticato e scomparso.
La trama del romanzo non è molto ricca come potrebbe fare pensare la mole del libro, ma Lowelly il mago è comunque un buon fantasy - completo di mappa del territorio e glossario - che inserisce elementi unici e di piacevole lettura, come l'oggetto misterioso che dà il via alla storia. Questo dell'originalità è certamente un punto a favore, poiché così facendo Anna Spissu permette al lettore di accantonare pietre magiche, tatuaggi mistici o facoltà innate che emergono da un momento all'altro (spesse volte a forzare l'evoluzione della storia), semplicemente presentandoci un elemento nuovo.
Altro elemento a favore e che rende più fresca la lettura, è l'attenzione posta dall'autrice alle parole utilizzate, attenzione che contribuisce a ricreare un'atmosfera vagamente somigliante a quella della serie di Septimus Heap di Angie Sage: magica e onirica.
L'autrice riesce con questo libro a regalare momenti di tensione, alternati però a lunghe e dettagliate descrizioni; la storia in sé è infatti buona, ma la ripetizione di troppe parole magiche, con significati profondi, che vengono spiegate una per una lungo diverse pagine e capitoli del libro, appesantisce parecchio la lettura. Nonostante questo, Lowelly il mago resta comunque un romanzo piacevole per gli amanti del fantasy.
(Jessica Franco)
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