Genere: Narrativa

Trama:
Luca appartiene a una ricca famiglia della "Roma bene", frequenta svogliatamente una scuola per ragazzi viziati ma ama circondarsi di amici delle borgate, privi di istruzione e d'educazione. La sua giovinezza trascorre fra uscite notturne, alcol, droga, locali ambigui e cattive frequentazioni, assieme a quello che diventerà l'inseparabile amico Mirko e col quale - giovanissimo - dividerà la casa, dopo aver lasciato l'abitazione paterna. L'amore non è che ludico intrattenimento, un susseguirsi di storie parallele senza importanza. Ciononostante Luca crede all'esistenza di un destino segnato per ognuno e da realizzare, e proprio per questo, forse, il suo è un incessante cercare la persona giusta. Finché non incontra Gaia.

Commento:
Il racconto è incentrato sulla vita di Luca, il classico ragazzo ricco che però avverte un profondo vuoto dentro di sè.
Si tratta di una storia toccante, sicuramente molto attuale e da cui emerge il disagio interiore che molti giovani, oggi, potrebbero condividere ed in cui potrebbero riconoscersi.
Stefano Ponti descrive infatti molto bene quella sensazione, che a volte tutti provano, che manchi qualcosa nella propria vita, quel senso di insoddisfazione perenne che rende anche l'amore una semplice unione carnale.
La trama non è troppo complessa e lascia ampio spazio alle vicende del ragazzo, alle sue uscite con gli amici e alle cattive frequentazioni; è però il lessico che caratterizza il libro: forbito, curato, elaborato, ricco.
Uno stile poetico caratterizza, infatti, tutti i capitoli e ognuno contiene frasi profonde, perifrasi e altre figure retoriche, che danno un tono filosofico a tutto ciò che accade. Un'opera adatta a lettori appassionati del genere e che amano un tipo di lettura elaborata.
(Jessica Franco)

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