Genere: Gialli

Trama:
Basso Salento. Prima metà degli anni '80. Notte dell'Assunta. Due ragazzini, inseparabili amici, approfittano della festa paesana per una piccante sortita, ma, inconsapevoli l'uno dell'altro, diventano testimoni del probabile omicidio del parroco. A condurre le indagini è il giovane maresciallo Gerardi che, da pochi mesi in servizio nel posto, si ritrova ad indagare fra le pieghe dei riti, delle superstizioni e dei segreti della piccola comunità.

Commento:
Sullo sfondo di una leggenda nata attorno alla figura di Sant'Ippazio - il cui culto diffuso nella Chiesa Bizantina arrivò nell'Italia meridionale grazie ai monaci basiliani - Colangiulo tesse abilmente una storia a metà tra il giallo e la commedia.
Una storia paesana, ambientata nel basso Salento degli anni '80, nella quale le esuberanze adolescenziali di due ragazzini amici per la pelle, si mescolano a misteri e segreti. Le tradizioni e le superstizioni la fanno da padrone e i personaggi, tutti particolari e ben caratterizzati, si alternano sulla scena, spesso alleggerendo la tensione con passi di vera comicità.
Come non sorridere di fronte alla Maria, improvvisamente "diventata allegra", donna bellissima che intrattiene gli uomini del paese nell'unica casa situata proprio vicino alla chiesa, nella quale ci sembra di scorgere a tratti la Malena di Tornatore. E come non divertirsi leggendo la descrizione del maresciallo Gerardi e del suo pittoresco aiutante Verzin (e qui è quasi impossibile non fare il confronto con Montalbano & company).
Tra segreti inconfessabili, scappatelle extra-coniugali e vita di paese, si consuma quello che è a tutti gli effetti un giallo ben riuscito.
Frizzante, divertente e con la giusta dose di suspense: l'esordio letterario di Colangiulo vi terrà incollati fino all'ultima pagina. Con il fiato sospeso.
(Raffaella Galluzzi)

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