Trama:
Cosa ci rende davvero vivi? E' il battito del cuore? La nostra ragione, oppure le emozioni che proviamo? Forse tutto questo non è abbastanza e bisogna cercare la risposta in una dimensione diversa. Ognuno di noi ha la possibilità di vivere in maniera piena e straordinaria, anche nelle condizioni più difficili, scoprendo ciò che ci rende veramente liberi e vincenti. Ma per fare questo bisogna essere pronti a polverizzare le regole, a ribaltare le prospettive e ad abbattere religioni, filosofie e tradizioni.
Significa scegliere di dare fiducia alla follia, per riuscire a guardare oltre i limiti del corpo e le illusioni della mente. Il serpente e la colomba ci accompagna in un cammino di profonda trasformazione personale attraverso un messaggio semplice, ma potente, capace di cambiare concretamente qualunque vita e portare in un luogo dove ogni paura svanisce. Nessuna teoria, nessun segreto; solamente la certezza di un'esperienza realmente vissuta che traccia una via alla portata di tutti.
Commento: A Silvia, sorella e amica, nostro esempio di estremo coraggio, forza, gioia e amore che sconfigge anche la morte. Questo libro è per te.
E' con questa dedica che si apre Il serpente e la colomba ed è la storia di Silvia stessa una delle prime cose che gli autori ci raccontano, o meglio, che accennano soltanto, in modo delicato, è Silvia infatti che, col suo esempio, costituisce la scintilla di queste riflessioni. Il libro è quasi un manuale, una specie di strumento atto ad aiutare ciascuno di noi a riscoprire, dentro di sé, quella forza che consente di superare gli ostacoli e guardare sempre avanti, nonostante tutto.
La volontà e la possibilità di scegliere sono gli elementi primari su cui giocare la nostra esistenza, decidendo se vivere davvero o sopravvivvere semplicemente. Perché se è vero che, molto spesso, la vita riserva delle sorprese fin troppo sgradite, è altrettanto vero che ... è la volontà ciò che fa di ogni individuo il comandante supremo di se stesso, consentendo a ciascuno di imprimere i cambimenti voluti a quanto accade, per cercare di vivere al meglio delle proprie possibilità.
Suddiviso in diversi capitoli ricchi di citazioni e riferimenti, il libro di M. Pino e M. Buson prepara il lettore ad affrontare la battaglia, aiutandolo a forgiare la propria armatura di cui ogni pezzo ha un compito preciso, accompagnandolo nella scelta delle armi, ciascuna con un significato, perché anche proteggersi ed a volte colpire è fondamentale per la propria tutela; insegnandogli a combattere il proprio lato oscuro, che tra incertezze, sensi di colpa e disperazione è spesso uno dei peggiori nemici da affrontare, e tanto altro ancora.
L'accostamento con la battaglia ed i titoli e sottotitoli adottati possono sembrare un po' fuori luogo, eppure andando avanti nella lettura appaiono perfettamente calzanti alle parole degli autori ed alle riflessioni presenti. Se è vero inoltre che alcuni passaggi possono apparire banali o un po' scontati, è altrettanto vero che lo stile semplice e fluido adottato rende la lettura piacevolissima e ci si ritrova, in breve tempo, all'epilogo di quest'opera che non può non lasciare una traccia nel lettore, non fosse altro che per gli incitamenti positivi che regala: "La luce c'è sempre, se non la vediamo è perché siamo ancora a terra o voliamo troppo bassi".
(Maria Guidi)
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