Trama:
Luisa Alunni è una donna giovane e bella, figlia del suo tempo e che del suo tempo vive tutte le contraddizioni. Vorrebbe l'amore ma non rinunciare alla carriera. Vorrebbe un incarico professionale di prestigio all'interno del suo partito - Sinistra Unita - ma non pagare il prezzo del cinismo e dell'opportunismo che vede intorno a sé. Fra contraddizioni e speranze, illusioni e disillusioni, incontra sul suo cammino personaggi a cui crede e di cui al tempo stesso diffida.
Sullo sfondo dell'intrigo di passioni inconfessabili, dell'intreccio con poteri forti e con il mondo dell'informazione che manovra e si fa manovrare dai partiti, Luisa si muove in un gioco più grande di lei. Vincere significa migliorare la politica, liberarla da giochi di potere al limite del lecito. E trovare il proprio posto nel mondo. Quando il segretario Rispoli le propone di fare la portavoce crede sia finalmente arrivato il suo momento. Ma non sa quanti tramano contro di lei.
Commento:
Un romanzo che racconta un partito e il suo funzionamento, ma lo fa da un punto di vista interno, immergendosi fino a svelare quei regolamenti di conti, quei rancori e quelle rappresaglie che consentono al lettore di capire come, molto spesso, il vero fine che guida le scelte non sia l'interesse collettivo, ma l'ambizione personale e il desiderio sfrenato del potere.
In questo covo di serpi si muove Luisa Alunni, giovane funzionaria per cui la politica "non è stata proprio una scelta, quanto la prosecuzione della routine familiare".
La politica si è insinuata in lei poco alla volta, fino a rimanerne coinvolta così tanto da non poterne fare più a meno. La Alunni, così la chiamano i "compagni" del partito Sinistra Unita, però non si considera parte di quella classe dirigente: lei ancora si commuove di fronte alla sofferenza umana, al contrario della maggior parte dei suoi colleghi che si emoziona solo di fronte alle proprie sconfitte personali.
Non ci sono anime belle nella sua generazione. Ed è proprio su questo tentativo di mantenere la purezza che si sviluppano le vicenda della donna: a fare da filo conduttore lungo tutto il romanzo è una vecchia canzone di Lucio Dalla, Il Coyote, in cui "la gara è fra un coyote e una stella", cioè fra il restare autentici o abbracciare il cinismo, tra il venire fagocitati dall'ambizione o il rimanere legati ai valori di una politica pulita, dedicata al coraggio ed alla lotta dura.
(Benedetta Gigli)
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