Genere: Narrativa

Trama:
Il destino è ineluttabile, prestabilito, oppure abbiamo la possibilità di forgiare noi stessi il nostro futuro? Nel contesto di un romanzo che vede coinvolti due adolescenti in una serie di avventure, l'autrice - incrociando verità scientifiche tratte dalla fisica quantistica con fondamenti religiosi e filosofici - fornisce una possibile risposta al quesito, rendendo il lettore partecipe della trama, attraverso un sottile gioco psicologico che si svelerà soltanto alla fine.

Commento:
L'autrice, Adriana Cercato, si propone di metterci davanti alla domanda che tutti prima o dopo si pongono: è veramente l'uomo ad essere autore del suo destino, o siamo predestinati a seguire una determinata strada ed a fare scelte in qualche modo "obbligate"?
La particolarità che rende pregevole il testo è che, anche se si punta l'attenzione su argomenti complessi, si legge in modo scorrevole, senza che nessun aspetto risulti pesante.
Nonostante lo sfondo Junghiano, non si tratta di un libro che risulterà adorabile solo per un pubblico maturo, ma anche per chi, più giovane, abbia voglia di immergersi in un percorso in cui si cercano le relazioni tra coincidenze e realtà, tra destino e coscienza.
Si seguono i cambiamenti ed il percorso di Chiara e Matteo, che nel loro cammino offrono spunti di riflessione con uno sguardo positivo sul futuro. Ci si alza con loro dal banco di scuola, per poi vederli crescere fino ad arrivare alla consapevolezza di se stessi. Partono da quasi perfetti estranei per arrivare ad essere molto più che amici, come accade solo dopo la condivisione di esperienze significative.
Viste le vicende rocambolesche che i due attraversano, è un libro quasi cinematografico, che lascia belle immagini nella mente una volta che ci si è fatti prendere dalla lettura.
Si trovano moltissime citazioni di carattere spirituale più che religioso, che addolciscono ulteriormente l'insieme e rendono bene l'dea del lavoro svolto dall'autrice nella ricerca e nello studio dei testi dai quali queste stesse citazioni sono tratte.
Il libro è assolutamente consigliabile anche a coloro i quali non siano interessati all'argomento o siano scettici; non si tratta, infatti, di un testo che ha l'intenzione di convincere/convertire/raggirare; è semplicemente una storia dietro la quale ognuno di noi è libero di trovare un significato.
"Ciò che non è in cammino verso l'amore eterno rifluisce come l'onda verso la morte eterna. La pratica perfetta dell'amore resta nella vita eterna, ed esso, l'amore, altro non è che eterna vita." Tratto da "Il libro delle Preghiere" di S. Francesco di Sales.
(Chiara Iacucci)

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