Trama:
Nell'autunno del 1962, il commissario Merumeni raggiunge Orbetello, un comune toscano affacciato sul Mar Tirreno, in un'Italia che non ha mai partecipato alla Seconda Guerra Mondiale. Vige ancora il regime fascista, benché in declino; la morte del gerarca Italo Balbo, sulla quale si indaga, non fa che accelerare la fine della dittatura. Il Bel Paese di questa dimensione parallela, va riallineandosi con la realtà che conosciamo, riportando il corso della storia alla normalità. Un intreccio di personaggi e vicende costellano un panorama alternativo, ma in fondo riconoscibile e credibile. L'inquietante premessa storica si scioglie in un processo "correttivo" della linea temporale, inducendo una riflessione sul corso degli eventi e il loro esito.
Commento:
Quante volte ci si chiede come sarebbero andate le cose se, invece di una decisione, se ne fosse presa un'altra?
Capparelli prova a rispondere a questa domanda, delineando uno scenario del tutto diverso dalla realtà storica che conosciamo, per trasportarci in un'Italia che non ha partecipato al secondo conflitto mondiale.
La caratteristica principale di questo romanzo, nonostante quel che si può credere, è rappresentata proprio dal grande realismo perché - grazie alla perfetta fusione di personaggi reali e vicende frutto della fantasia dell'autore - egli ci mostra una storia d'Italia alternativa credibilissima e che, pagina dopo pagina, si riavvicina a ciò che la storia ci ha insegnato.
Alla ricostruzione fedele di abitudini e stili di vita del periodo, Capparelli aggiunge una trama coinvolgente e con un buon ritmo che, toccando anche il genere giallo/noir e quello dello spionaggio, mantiene sempre alto l'interesse. Davvero notevole è, inoltre, l'intreccio creato, i cui legami tentacolari, i personaggi misteriosi, le basi segrete ed i continui scambi di informazioni, rendono Una storia sbagliata un'opera da leggere con attenzione, ricca di sfumature e di possibili interpretazioni fino allo sviluppo successivo, che si svela voltando pagina.
Se seguire tutti gli sviluppi politici - nelle loro versioni ufficiali ma soprattutto in quelle segrete - può risultare forse un po' faticoso per chi non è propriamente un appassionato del genere, c'è però da dire che lo stile narrativo semplice e diretto di Capparelli aiuta molto, rendendo il romanzo fluido e interessante; in tal senso, anche gli intermezzi dedicati alle vicende personali e la caratterizzazione di personaggi come Fragapane, alleggeriscono la storia.
Un romanzo davvero stimolante.
(Maria Guidi)
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