Trama:
La Romania soffocata e ingrigita dalla dittatura di Ceausescu fa da sfondo alla storia di amore e coraggio di Catalin e Magda. Mancano pochi mesi alla rivoluzione che nel dicembre del 1989 porterà alla caduta del regime ma nelle piccole città gli echi del fermento della capitale arrivano confusi, annebbiati dall'abitudine di anni di repressione, di anni in cui pensare al futuro e sperare sono lussi che pochi possono concedersi. Le giornate di Magda e della sua famiglia, fatte di difficoltà e privazioni, si susseguono una uguale all'altra, scandite dalla dura legge del partito che decide inesorabilmente della loro vita e della loro morte. Ognuno cerca di resistere come può, con le proprie forze, con le proprie scelte. Anche Catalin ha fatto la sua scelta: abbandonare la sua esistenza da oppositore clandestino, stremato da quella lotta segreta che gli sembra ormai svuotata di qualsiasi senso e utilità, fermarsi per ricominciare. Non sa che proprio l'ultima missione gli sarà fatale: un banale errore, uno scherzo del destino intreccerà la sua esistenza proprio a quella di Magda...
Commento:
Una storia d'amore tra un professore, Catalin, e la sua allieva, Magda. Una storia come tante, se non fosse che è ambientata nella Romania di Ceausescu poco prima della rivoluzione del 1989.
Catalin cerca di buttarsi alle spalle un passato fatto di sotterfugi, di lotte politiche clandestine, di paura e di incertezza, abbandonando la città dove vive e trasferendosi in un piccolo centro di provincia, dove crede di poter ricominciare una vita nuova. Magda, con il padre chiuso in un manicomio perché ritenuto nemico del sistema, si trova a vivere quotidianamente la miseria di un'esistenza fatta di lunghe file all'alba per procurarsi con la tessera alimentare il pane e il latte, di letture clandestine in biblioteca, di regole rigide e disciplina ferrea, regole imposte dal regime che miravano a soffocare ogni sussulto di femminilità, bandendo i trucchi, le unghie lunghe, i capelli sciolti, i tacchi e qualunque piccola frivolezza. Tutto questo succede nell'era Ceausescu, non così lontana dai nostri tempi e di cui tuttavia poco si parla e poco si sa, soprattutto in Occidente. Un periodo storico buio, in cui sopravvivere al regime significava vivere soffocati nella fitta rete di questo minuscolo sistema che tutto vede e tutto sa, senza altra scelta che filare dritti su traiettorie decise da altri... girare per le strade con un numero sempre appeso ai vestiti per poter essere riconosciuto ed individuato... alzarsi tutte le mattine con l'unico pensiero di riuscire ad aggiustare il tuo modo di essere, tutta la tua vita, per farli stare dentro la cornice che hanno già preparato per te, imparando a parlare senza dire niente per non essere frainteso e sospettando di ogni essere vivente sulla faccia della terra.
E' in questo clima di terrore che Catalin e Magda si incontreranno per un puro scherzo del destino, si ameranno e si scontreranno con la crudeltà di un sistema che non riuscirà tuttavia a sconfiggere la loro voglia di vivere e di farcela in un mondo diverso, più giusto.
Il libro termina con la caduta di Ceausescu e la promessa della libertà tanto desiderata. In realtà, il romanzo lascia una domanda aperta sul finale di questa vicenda storica e su quello che è successo dopo in Romania, con Iliescu. Catalin, separandosi da Magda, la ammonisce infatti sui pericoli di questa "nuova era" e le scrive:"Per favore non uscire. Non farti prendere dai vapori dell'eroismo. Questa è solo un'altra favola di quelle che non ti piace sentire. Qualcuno l'ha già scritta per noi... A Bucarest si spara. Muoiono persone innocenti, colpevoli di aver portato in strada il loro sogno e la loro disperazione. Muoiono, senza sapere che firma portano le pallottole che li hanno uccisi. Muoiono di speranza ingannata...".
E in effetti, nell'accurata postfazione di Luca Bistolfi, ci si chiede se quando Magda parla del futuro promesso dal regime ceausista, in realtà le sue parole non possano essere riferite anche agli ultimi venti anni, in cui il "nuovo corso" post '89 è altrettanto tragico, vista l'attuale situazione economica e sociale della Romania.
Un romanzo davvero coinvolgente che, dietro una storia d'amore struggente e contrastata, nasconde temi troppo spesso ignorati, di cui si conosce poco e solo attraverso le scarne notizie dei media; un romanzo che ha il merito di vedere la Storia con gli occhi di chi l'ha vissuta quotidianamente sulla sua pelle, con i suoi dolori e le sue privazioni.
(Raffaella Galluzzi)
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