Trama:
I protagonisti de "La coscienza del ciliegio" affrontano - in un viaggio ricco di pericoli e di incontri con altri viaggiatori - i temi cari ad un manuale di Raja Yoga, e conducono il lettore verso quell'area mentale più libera dai condizionamenti che è la sfera dell'intuito. Un cammino alla ricerca del sé, un percorso per conoscere meglio noi stessi. I concetti filosofci e i numerosi consigli per una giusta pratica dello Yoga, nascosti nel racconto e spiegati nel glossario inserito nel testo, possono essere assimilati direttamente, e non solo "letti". Forse è giunto il momento, almeno per i lettori occidentali, di iniziare a indagare davvero quella realtà trascendentale di cui tutti i testi ampiamente trattano.
Commento:
Il viaggio pieno di ostacoli, che intraprendono Cerchessenza e la sua compagna Florinda per incontrare i Maestri che vivono nei recessi dell'inaccessibile monte Meru, altro non è che il viaggio che essi compiono nella propria mente alla ricerca del sé, del senso della vita e della felicità. Incontrano sul proprio cammino diversi personaggi, ognuno dei quali contribuisce in qualche modo al loro risveglio spirituale e all'acquisizione di una nuova consapevolezza.
Attraverso le loro parole, conosciamo i principi della filosofia Yoga, che non consiste solo nel mettere in pratica le Asana, ossia gli esercizi fisici che noi profani associamo automaticamente alla parola yoga, questo è solo un ottimo aiuto per forgiare il corpo, per prepararlo alle pratiche superiori. Si tratta di intraprendere un percorso di studio, di meditazione e di ricerca interiore che, abbandonati i vecchi schemi mentali, ci faccia ritrovare la nostra unità spirituale originale.
La meditazione, che può sembrare un percorso difficile da intraprendere, in realtà è uno stato della nostra coscienza, fa già parte della nostra vera natura e tutto quello che dobbiamo fare per farla emergere è abbandonarci ed accettare l'aiuto di chi sa insegnarci il giusto metodo per renderla manifesta. La Verità, dunque, è alla portata di tutti, ma la ricerca deve nascere dal nostro intimo, imparando a riconoscere le numerose imperfezioni che avvelenano e rovinano la nostra armonia: il pensiero negativo, l'egoismo, la superbia, il conformismo, la pigrizia mentale, i desideri incontrollati.
In fin dei conti, come riporta una frase di Proust citata nel romanzo: L'unico vero viaggio verso la scoperta non consiste nella ricerca di nuovi paesaggi, ma nell'avere nuovi occhi.
Questo lungo racconto ha il pregio di proporre in maniera molto chiara i principi dello Yoga, anche attraverso i numerosi consigli celati nei discorsi dei protagonisti e grazie ad un ricco glossario che ci segue di pari passo nella lettura di questa avventura. Un invito ad abbandonare i condizionamenti mentali della vita moderna, la presunzione intellettuale e l'ignoranza spirituale, che chiudono la nostra mente e ci impediscono di comprendere veramente chi siamo e qual è il nostro scopo.
(Raffaella Galluzzi)
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