Trama:
La vita di Mario Andres fu segnata da un brutale episiodo di violenza all'età di quindici anni: accoltellato e lasciato per morto nell'acqua del porto da energumeni che rapiscono la sua ragazzina. Non smise mai di cercarla. Divenne Commissario di Polizia per un indomabile desiderio di colpire il crimine in senso lato e avere tempo e mezzi per ricercare i bruti di quella notte. Il ricordo di Mariolina è indelebile come la cicatrice della coltellata all'addome.
I "cattivi", come in tutti i romanzi di Tomesani, sono dei giganti del male. La soluzione riserva molte sorprese e la fine è a dir poco struggente.
Il senso di questa storia inconsueta sta forse nei versi di una famosa canzone d'amore del 1959, The end di Earl Grant, riportati nell'esergo del libro. Varrebbe la pena ascoltarla.
Commento:
Un vecchio caso di omicidio conclusosi, a suo tempo, con un arresto, interrompe la tranquillità del commissario Andres, ritiratosi da poco dall'attività. Perché qualcuno si autoaccusa di un omicidio per il quale è già stato trovato un colpevole? Chi ha rapito la giovane Alice? E soprattutto, cosa vuole il presunto omicida proprio da lui che non era, a suo tempo, nemmeno incaricato delle indagini? Tutte queste domande costringono il commissario a ricominciare ad indagare, sebbene in modo ufficioso, per scoprire cosa è davvero accaduto tanti anni prima e, soprattutto, perché il misterioso Armstrong lo ha coinvolto.
Mentre la patina del tempo viene risollevata e vecchi segreti svelati, Andres scopre, pian piano, cosa si nasconde dietro i sorrisi ipocriti e la falsa disponibilità delle persone coinvolte.
Descrizioni particolareggiate dei luoghi d'indagine arricchiscono la trama, mentre le scene di vita quotidiana danno realismo al protagonista rendendo Andres - intenditore di vini e belle donne - un uomo reale e non un semplice eroe da romanzo.
Bello lo stile narrativo, semplice e diretto; ottima la caratterizzazione dei vari personaggi che, oltre che approfondire pregi e difetti di ognuno, butta un occhio anche all'aspetto psicologico, rendendo così ancora più interessante un giallo che, fin dalle prime pagine, risulta intrigante e scorrevolissimo. Solo il finale è, forse, un po' troppo da "happy end", con la risoluzione di un caso di quasi cinquant'anni prima che trova un epilogo davvero inaspettato. Neppure questo aspetto riesce, però, a intaccare il piacere della lettura di questo libro davvero avvincente.
(Maria Guidi)
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