Trama: La bambina cieca e la rosa sonora, tratto da un testo per musica di Anna Maria Farabbi, interpretato da Vincenzo Mastropirro nella regia e nel continuum musicale per una musica sacra e infinita.
La stessa scrittrice annuncia l'opera: "Lo stupore infantile di chi si sporge nell'anello del pozzo. Del pozzo cosmico. E chiede come un atto istintivo, allarmato, tenerissimo: dove da dove perché. E chiede dalle profondità del sé, con voce fragilissima. E questo chiedere fa un'eco impastata di vento e di frullo d'ali. Si modula, si orienta, si precisa, si potenzia come un velocissimo stormo vocale fino all'ombelico della pancia madre che è la vita mater, la vecchia, vecchissima, ancestrale mater. La durata del viaggio è la rosa sonora. Dentro cui agisce tutta la cultura del mito, della sensorialità, del simbolo, del suono e del silenzio organico.
Gli artisti offrono soltanto un tappeto volante per la lunghissima, intensa, spirale del viaggio. Io, l'idea e la tessitura delle parole."
Commento:
Opera di grande intensità, La bambina cieca e la rosa sonora è il riuscitissimo incontro tra diverse forme d'arte, incontro che suscita emozioni profonde e complesse.
Il testo poetico della Farabbi, perfettamente accompagnato dalla musica di V. Mastropirro e dalle creazioni visive di M. Achilli (il libro è accompagnato da un CD e da un DVD), prende corpo e spessore grazie a Enrica Rosso, voce recitante che riesce a trasmettere benissimo le immagini e le suggestioni create dall'autrice.
La solitudine e il silenzio, la paura e il desiderio di avere risposte a domande che da sempre l'uomo si pone, ci fanno percepire la bambina non come se parlasse al nostro cuore, ma dal nostro cuore, da quel luogo intimo e segreto dove istinto e percezioni ataviche hanno, da sempre, il loro posto.
Il suono del vento e lo stormire delle foglie perfettamente evocati, uniti alla musicalità creata da flauti, sax e percussioni così coinvolgenti che parlano direttamente all'anima, La bambina cieca e la rosa sonora è un'opera particolarissima che - arricchita dalla prefazione di V. Curci e dalla postfazione di C. Zanobini che ne favoriscono l'interpretazione - offre diverse chiavi di lettura, strettamente legate alla sensibilità ed alle percezioni personali di ciascuno.
Un'opera da godere, in tutte le sue forme: parole, musica e immagini.
(Maria Guidi)
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