Trama:
L'uomo del vescovo di Linden MacIntyre è ispirato a uno scandalo di pedofilia. "L'Esorcista": così gli altri sacerdoti chiamano padre Duncan. Lui combatte una particolare specie di demoni: i preti che molestano i bambini. Seguendo gli ordini del suo vescovo, padre Duncan non li scaccia dal corpo della Chiesa né li consegna alla polizia, ma si limita a riassegnarli a cliniche o a parrocchie lontane, pronti a peccare di nuovo. Egli è costretto a lottare contro i demoni del rimorso, cercando di sconfiggerli immergendosi nell'alcol e nella vita parrocchiale della remota comunità di pescatori in cui è stato trasferito per sfuggire alle conseguenze di uno scandalo imminente. In passato, il vescovo lo aveva spedito in Honduras perché aveva osato sospettare di pedofilia un anziano collega. Lì padre Duncan aveva peccato e solo il ritorno in patria lo aveva trasformato in sottomesso esecutore di ordini superiori. Nella nuova parrocchia, conosce un ragazzo che potrebbe essere stato vittima di un prete molestatore confinato lì, anni prima, proprio da lui. I sensi di colpa aumentano e, quando la tragedia si abbatte sulla piccola comunità, padre Duncan si rende conto di dover agire.
Commento:
MacIntyre, giornalista e autore pluripremiato, tocca stavolta un tema davvero scottante, quello della pedofilia nell'ambito della chiesa cattolica.
Ben scritto ed avvincente come un thriller, il romanzo ci trasporta nell'animo di padre Duncan, relegato - dopo anni di particolari attività "sul campo" - in una piccola parrocchia nei suoi luoghi d'origine. La decisione improvvisa del vescovo, presa allo scopo di allontanarlo dai riflettori sotto lo spettro di uno scandalo incombente, sembra però celare altro. Di colpo isolato dal mondo, padre Duncan ripercorre la propria vita e torna indietro con la memoria alle attività svolte per conto della Chiesa, notando forse solo ora come questa sia sempre stata più interessata a nascondere eventuali abusi ed evitare clamori, piuttosto che a proteggere le vittime.
L'esorcista, come viene chiamato sottovoce dai colleghi, si ritrova così a dover fare i conti con il proprio passato e con delle scelte che, improvvisamente, presentano il conto mostrando conseguenze inaspettate. Appartato nella solitaria canonica, mentre l'alcol sembra l'unica strada ormai percorribile, capisce che il suo compito non è ancora giunto al termine, ma qual è la decisione giusta?
Decisamente attuale, fin troppo realistico e coinvolgente, un romanzo assolutamente da leggere!
(Maria Guidi)
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