Trama:
Petr, un giovane insegnante praghese, lascia tutto e se ne va a Berlino in cerca di qualcosa di nuovo e indefinito. Qui troverà un compagno di bevute e di musica, Pancho Dirk, con cui fonderà un gruppo musicale. Incontrerà una ragazza, Katrin, affascinante, meteoropatica e con una passione per l'Islanda. Ma soprattutto scoprirà Berlino: una città in bilico fra passato, presente e futuro, proiettata verso la modernità ma ancorata alla ferita del muro. Berlino è la vera protagonista del romanzo, insieme alla sua rete sotterranea di metropolitane, la U-Bahn, "il cielo sotto Berlino", appunto, dove si incrociano le vite e le storie di vari personaggi, fra cui gli "angeli", ovvero le anime di coloro che hanno deciso di porre fine alla propria vita gettandosi sotto i treni in corsa e che rimangono imprigionati in questo limbo sotterraneo. Come Orfeo, Petr discende con la sua chitarra nel regno delle ombre, offre il suo tributo a Bob Dylan e consola il macchinista Günter, sulla cui coscienza gravano cinque suicidi.
Commento:
Protagonista di questo romanzo non è Petr, l'insegnante che si trasferisce a Berlino in cerca di una svolta alla propria vita, ma Berlino stessa e, in particolare, la parte sotterranea della città, con la sua metropolitana (che darà il nome alla band formata dai protagonisti) e con i suoi spiriti inquieti. A cavallo tra passato e presente, Rudiš ritrae una città dove le culture s'intrecciano, dove ai ricordi legati al crollo del muro e quelli relativi all'ex Cecoslovacchia si alternano sprazzi di vita dei giovani protagonisti, in un'alternanza che fa emergere quella cultura moderna, cosmopolita e underground che caratterizza oggi la città.
Atmosfera che trasmette sonorità, nostalgia ma anche vitalità, omaggi ad alcuni grandi nomi del panorama musicale e personaggi particolari, rendono Il cielo sotto Berlino un'opera intensa e a tratti malinconica. Non si tratta tanto di Petr e Pancho, bensì delle altre figure che attraversano il libro lasciando la loro impronta, una traccia indelebile che, grazie a Günter, Bertam e altri, permette di spiare nelle vite altrui, di cogliere piccoli ritagli di quotidianità, giusto il tempo di una corsa in metropolitana, quanto basta per andare da una fermata all'altra. Tra un concerto lungo i binari della U-Bahn e un'occhiata rapidissima alle vite di questi uomini e angeli, l'intera trama assume nuove prospettive, mentre la musica pervade ogni capitolo.
Grazie a dialoghi veloci e semplici e una narrazione che mescola i vari aspetti con coerenza, il romanzo regala il ritratto inedito e intenso della città, guardata da un punto di vista nuovo, dal basso si, ma dando voce a uomini e storie particolari.
(Maria Guidi)