Trama:
Tre storie ambientate a Roma che si intrecciano e svelano nella trama delle generazioni. Successi e frustrazioni personali legati alle vicende politiche dell'Italia degli ultimi sessant'anni, affidati allo sguardo di tre generazioni diverse, dal Sessantotto ultrapolitico al miracolo degli anni Ottanta, per approdare alla confusione del Duemila. Sullo sfondo disastri e misteri irrisolti di un paese dolente, riflesso sui muri della città eterna che invoca, soffocante e magica, il passato ingombrante, l'esperienza, il presente. Ogni racconto è un urlo che ne aggancia un altro, fino all'azzardo ultimo del protagonista ventenne, perché l'Italia non è, ormai, un paese per giovani.
Commento:
Lorenzo, classe 1949; Basilio, classe 1969; Valentino, classe 1989; sullo sfondo Roma e gli eventi degli ultimi sessant'anni.
Tre uomini, tre vite, tre storie, per un libro che - con un realismo quasi brutale - ci mostra il ritratto del nostro Paese che, a voler essere del tutto onesti, non appare piacevole né incoraggiante. Attraverso le voci dei protagonisti, infatti, la storia italiana si dipana lentamente, riportando alla memoria eventi dimenticati o, forse, volutamente sotterrati. Lo scopo dell'autrice sembra proprio quello di "dare una scossa" alla patina di apatia da cui l'Italia dà l'impressione di essere pervasa, infatti, nonostante eventi negativi, tragedie, misteri irrisolti e strane collusioni di potere tra persone (in teoria) con interessi opposti, tutto scorre senza che nessun provvedimento venga preso, mentre la disinformazione e una cortina di "fumo negli occhi" provvedono a distrarre l'attenzione dalla realtà, dando rilievo a notizie meno scomode.
I tre personaggi, che possono idealmente rappresentare passato, presente e futuro, non incarnano l'idea dell'eroe giusto e senza peccato, anzi... Sono persone vere, con difetti e frustrazioni che la Prezioso usa come voci narranti per alzare il velo su questioni difficili che passano dal caso Moro ai problemi del governo, dal caso Englaro all'Opus Dei, dal razzismo alla disoccupazione, con una narrazione diretta e coinvolgente. Lorenzo, Basilio e Valentino non sono, però, uomini senza speranza. Ogni storia, infatti, lascia aperta una possibilità, anche minima, che qualcosa possa cambiare, grazie alle scelte di ciascuno.
Un libro in cui convivono, con semplicità e coerenza, la storia politica e sociale italiana, la storia dei Santi che danno nome ai protagonisti e alcune ironiche e incisive storielle yiddish, perfettamente a tema con il racconto cui sono legate; un romanzo davvero interessante.
(Maria Guidi)