Trama:
Colline, trentatré anni, nubile, efficiente commessa in un negozio di ferramenta, 120 chili di peso, volto sfigurato, narra la sua vita quotidiana: il lavoro al negozio, nel silenzio dei tanto amati attrezzi da bricolage, una famiglia da andare a trovare ogni tanto e con la quale non esistono più legami, gli psicofarmaci, la terapia psicologica di gruppo, la visita obbligatoria dall'ispettore giudiziario, le preghiere in cattedrale, il progetto di avere un angelo tutto per sé, mai abbandonato malgrado gli anni di carcere scontati dopo una condanna per rapimento e aggressione sessuale su minore.
In Colline convivono davvero più persone, perché a narrare la storia è un "io", che non sempre coincide con "Colline", ma anche "Lynn" e "Michelle". L'io/Colline è la protagonista del presente, Lynn è il passato, l'adolescenza nel mondo della moda in cui era una sensuale modella, mentre Michelle sarà la falsa identità telefonica, inventata dalla protagonista per ingannare e rapire dei ragazzini e infine circuire David, colui che dovrà diventare "angelo senza sesso". Architetta così un piano perfetto per catturarlo.
Commento:
Un libro disturbante questo della Grelley, che colpisce fin dalla copertina e che nonostante si riveli, a tratti, davvero crudo e brutale, non può essere considerato un "banale thriller". Quello che l'autrice descrive è un viaggio nella mente di Colline anzi, è un guardare il mondo con i suoi occhi, con gli occhi folli di una persona smarrita dietro le proprie ossessioni.
Nella mente della protagonista c'è una continua alternanza di lucidità e follia, l'organizzazione precisa con cui ogni dettaglio è calcolato senza errori è contrapposta alla pazzia che caratterizza le sue motivazioni e che si percepisce immediatamente anche dal fluire dei suoi pensieri nei quali - parlando tra sé e di sé - passa di continuo dalla prima alla terza persona. Allo stesso modo, il presente di Colline si contrappone al passato di Lynn, mostrando al lettore un orrore diverso, quello che ha mutato la giovane e splendida modella adolescente in un donnone mostruoso.
Tra Colline e Lynn prende piede anche Michelle, identità fittizia che la donna crea per poter avvicinare David e che rischia di diventare, assurdamente, una rivale.
Lo stile usato è particolarissimo ed inoltre, essendo proprio la voce della protagonista a raccontare, persino le sue scelte più assurde sembrano trovare motivazioni apparentemente logiche, quando è invece solo la follia a predominare.
Ecco allora che persino farsi del male e imbruttirsi sembra giusto e normale, se serve a prendere le distanze da un mondo falso dove bellezza esteriore, sesso e soldi sembrano essere gli unici valori; ecco che addirittura rapire bambini cercando di farli diventare angeli, non sembra più un gesto così folle, ma soprattutto un disperato urlo, una richiesta di aiuto e amore: Signore, permettimi di trovare un angelo. [...]. Un angelo che abbia occhi solo per la mia anima. E accarezzi le mie cicatrici con la punta delle ali. Un angelo senza peccato. Un angelo senza desiderio. Un angelo senza sesso.
Un romanzo che inquieta ma coinvolge totalmente e il cui epilogo lascia una porta aperta per un eventuale seguito. Non resta che aspettare.
(Maria Guidi)
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