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Genere: Narrativa

Trama:
Un Devastatore prima o poi lo abbiamo incontrato tutti. E' quell'ex con il quale non abbiamo mai veramente chiuso, perché è incastrato nel limbo degli indimenticabili. E' un file che rifiuta di farsi cestinare, un bug di sistema. E' un untore, portatore (in)sano di una malattia sentimentalmente trasmissibile che induce insoddisfazione, bisogno di nascondere i sentimenti veri, paura di concedersi. Romeo è un trentenne insoddisfatto, studia architettura con lentezza, ha una tiepida ragazza fissa e un focoso amico d'infanzia. Sveva è una studentessa postmoderna e maschiaccia, dall'aria dolce e fatale. Fa e dice le cose giuste per sembrare la donna del destino. E' davvero così? E' il grande amore? Moderno odisseo, Romeo affronterà ciclopi e sirene per trovare risposta alla Domanda: quando il nostro Grande Amore non vuole essere nostro, è ancora il Grande Amore?

Commento:
Questo è uno di quei romanzi difficili da commentare, perché richiama emozioni e momenti che, prima o poi, tutti abbiamo vissuto; un libro anche fastidioso perché riporta alla mente domande che tutti ci siamo posti: quando il nostro Grande Amore non vuole essere nostro, è ancora il Grande Amore?
Ad una domanda simile è difficile rispondere, in compenso è molto facile buttarsi via, cercare di distruggersi o correre incontro a qualcosa, senza avere bene in mente che cos'è che davvero manca. Allontanarsi da tutto e da tutti, o forse solo da se stessi, non è mai possibile ed a volte la paura d'amare porta a scelte estreme, scelte che l'autore riesce, in questo bellissimo romanzo, a mostrarci in tutti i loro aspetti. Dolore, rabbia, paura, senso di impotenza, voglia di fuggir via... tutte emozioni che traspaiono dalle pagine con una tale intensità che viene da chiedersi quanto ci sia di autobiografico nel libro.
A tratti ossessivo, sempre molto diretto ed a volte duro, "Teorema del devastatore" è un libro notevolissimo, soprattutto considerando che si tratta di un'opera d'esordio. Linguisticamente corretto, con una trama ben strutturata che si snoda tra la vita quotidiana ed i ricordi (attraverso i quali il lettore scopre, pagina dopo pagina, la nascita e l'evoluzione della storia), con personaggi descritti così bene da sembrare assolutamente reali (adorabile il professore Furlan) e arricchito da belle illustrazioni che rispecchiano alcuni dei passi descritti. Questo primo capitolo della trilogia è davvero interessante e particolare.
Può sembrare eccessivo ma è un libro che si apprezza in ogni sua parte: ambientazione, stile di scrittura, trama, personaggi, disegni.... non resta quindi che aspettare, con impazienza, il seguito!
(Maria Guidi)



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